Italia, allarme siccità: rischio razionamento acqua, cosa sta succedendo

Scenario da incubo in Italia dove a causa del caldo e del conseguente allarme siccità si fa sempre più largo l’ipotesi di un possibile razionamento dell’acqua.

Il caldo continua a segnare il nostro Paese dove è scattato l’allarme siccità in seguito al quale si teme di dover fare i conti con un razionamento dell’acqua. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

razionamento acqua
Foto © AdobeStock

Un periodo storico estremamente difficile quello in cui ci ritroviamo a vivere, segnato da tutta una serie di fattori che continuano ad avere un impatto negativo sulle nostre vite e sulle nostre tasche. Ne sono un chiaro esempio il Covid, il conflitto tra Russia e Ucraina e il preoccupante aumento generale dei prezzi con rincari del 43%.

Se tutto questo non bastasse a peggiorare la situazione ci si mette il caldo, o meglio l’allarme siccità che potrebbe portare a sua volta a dover fare i conti con conseguenze che non possono passare inosservate. In particolare si fa sempre più largo l’ipotesi di un possibile razionamento dell’acqua. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Italia, rischio razionamento acqua: cosa sta succedendo e tutto quello che c’è da sapere

Siamo già arrivati quasi alla fine del mese di giugno che ha portato con sé dei giorni particolarmente caldi. Le temperature sono in aumento nel nostro Paese e, come riportato da Il Messaggero, si prospetta una settimana particolarmente rovente in tutta Italia.

Una situazione che non può passare di certo inosservata, soprattutto per via dell’allarme siccità in seguito al quale si fa sempre più largo l’ipotesi di un possibile razionamento dell’acqua.

Ma cosa sta succedendo e soprattutto quali sono le zone interessate? Ebbene, sempre come riportato su Il Messaggero, Matteo Marnati, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, in un’intervista a Rai News 24, ha dichiarato:

“Per ora l’acqua non manca, però se va lungo il periodo di secca e di caldo ci saranno problemi anche dal punto di vista idropotabile tra qualche settimana.

Italia, allarme siccità: ipotesi chiusura notturna acqua

Entrando nei dettagli l’assessore ha sottolineato come circa il 10% dei Comuni piemontesi abbia deciso di adottare delle ordinanze per un uso consapevole dell’acqua, oltre che divieti. “Alcuni comuni e alcuni acquedotti hanno cercato di intervenire nelle ore notturne, chiudendo i rubinetti“, ha fatto sapere sempre l’assessore.

Per poi aggiungere: “Per ora sono casi ancora sporadici, ma dai dati che abbiamo probabilmente questi comuni si moltiplicheranno nei prossimi giorni. Così facendo, almeno nelle ore notturne riusciamo a ricaricare un po’ d’acqua nelle cisterne per poi utilizzarla durante la giornata“.

Al momento, quindi, il razionamento dell’acqua si presenta come un’ipotesi che non può essere comunque sottovalutata. Non resta quindi che attendere e vedere quali decisioni verranno prese e soprattutto quali misure verranno attuate per far fronte a tale situazione.

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