Monete, un errore clamoroso e quella da 1 centesimo vale 6 mila euro: te li paga la banca

Quanto può valere una specifica moneta? Questo è quello che di continuo si chiedono collezionisti e non solo.

Monete che hanno fatto la storia di un determinato paese, ancora in circolazione o meno, capaci di concentrare su di se le attenzioni di milioni e milioni di collezionisti in ogni parte del mondo. Al momento sono davvero pochi gli esemplari ancora circolanti capaci di scatenare cosi tante pretese, richieste, se cosi si può dire in quello che è il mercato del collezionismo mondiale.

non accettano monete
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Quali sono gli esemplari di monete che ad oggi hanno più valore sul mercato mondiale dei collezionisti? La domanda ricorrente, ad oggi chiaramente è sempre la stessa. Gli esemplari che negli anni hanno stabilito devi veri e propri record non sono certo pochi. Nella maggior parte dei casi però parliamo di monete ormai non più circolanti. Se si considera il caso europeo o italiano chiaramente si deve tenere conto dell’arrivo, vent’anni fa, della moneta unica.

Se parliamo della vecchia lira, cosi come anticipato gli esempi si sprecano. Esemplari da 10 centesimi o da 1 o 2 lire risalenti al primo dopoguerra. Le monete preziose del boom economico come la 500 lire d’argento con la caravella controvento degli anni cinquanta. Cosi, fino ad arrivare ai nostri giorni, dove tra memorabili esemplari da 2 euro, taglio generalmente utilizzato dai singoli pasi per commemorazioni di personaggi storici o celebrazioni di eventi ed errori di conio, spesso ci si è trovati di fronte a situazioni davvero inimmaginabili.

Monete, le meraviglie dell’euro: l’esemplare che può valere 6mila euro spiazza tutti

Nel caso specifico andremo a parlare degli esemplari da 1 e 2 centesimi di euro, monete ritenute dai cittadini tra le più fastidiose in assoluto. Coniati in rame di bassissimo valore, spesso quasi nemmeno considerato, tali monetine sono state via via di fatto quasi abbandonate dagli stessi cittadini. Puntualmente però saltano fuori nell’occasione di ricevere il resto al supermercato o in altri contesti simili.

Tra i fattori capaci di influenzare maggiormente il valore di una moneta possiamo senza ombra di dubbio trovare la presenza eventuale di errori di conio. Tra i più noti negli ambienti collezionistici, riferendosi a veri e propri difetti di conio troviamo certamente quello che riguarda proprio una moneta da 1 centesimo. Iniziamo con il precisare che l’esemplare da 1 centesimo rappresenta su una delle sue due facciate il Castel del Monte, una delle meraviglie del nostro territorio situato in Puglia. Quella da 2 centesimi invece rappresenta sempre su una delle due facciata la Mole Antonelliana simbolo di Torino.

Nel caso dell’errore di cui sopra troviamo invece una moneta dal valore nominale da 1 centesimo con le dimensioni di quella da 2 centesimi, e non solo. 7mila esemplari da 1 centesimo furono infatti coniati non solo in dimensioni errate ma anche con la presenza proprio della Mole Antonelliana su una delle facciate. 100 di questi, misteriosamente sono scampati alla distruzione che in genere si accompagna a tali errori di produzione.

Oggi il valore specifico di quell’esemplare “sbagliato” si aggira mediamente tra i 2500 ed i 3000 euro. In alcuni casi, inoltre, gli stessi esemplari sono stati battuti all’asta per cifre molto vicine ai 6mila euro. Importi assolutamente inimmaginabili per una moneta considerata quasi un fastidio per i cittadini italiani.

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