Banconote, la vecchia mille lire non passa mai di moda: oggi quella giusta vale un’auto

Banconote che hanno fatto parte della nostra vita e che oggi possono valere cifre impensabili. Ecco i dettagli.

Il mondo del collezionismo negli ultimi anni è riuscito ad entrare più che mai, anche grazie soprattutto al web nell’interesse di milioni e milioni di neo appassionati. Lo zoccolo duro dei collezionisti resiste e si amplia anno dopo anno ma cresce il numero di quelli che per la prima volta si approcciano a tale contesto. Il mercato specifico è sempre in rapida espansione con esemplari sempre nuovi e sempre più preziosi.

Cambio lire euro
Foto © AdobeStock

Cosa resta di quelle che nella nostra memoria rappresentavano senza alcun dubbio pezzi di vera e propria vita? Monete, banconote, che hanno caratterizzato anni particolari della nostra esistenza che oggi più che mai tornano prepotenti a colpi di valutazioni spesso inimmaginabili. Il mondo del collezionismo sa essere anche questo, un irrimediabile tuffo nel passato con il quale non per un motivo o per un altro mai e poi mai chiuderemo i ponti

Tra gli esemplari di maggior prestigio, chiaramente, non fosse altro per il periodo enorme in cui la stessa valuta è stata in circolazione nel nostro paese troviamo ovviamente la vecchia lira. Tre diversi secoli accanto all’Italia, fine ottocento, tutto il novecento e primi anni del duemila per una moneta che ha saputo condividere insieme al nostro paese momenti tragici e situazioni di grande speranza. Una moneta radicata nel nostro paese e forse per questo assolutamente dentro i ricordi e le emozioni degli italiani che hanno avuto la possibilità in qualche modo di poterla vivere.

Banconote, la vecchia mille lire non passa mai di moda: l’esemplare con Giuseppe Verdi può essere definito unico

Mille lire Giuseppe Verdi

Se facciamo riferimento alla vecchia lira non possiamo non prendere in considerazione uno degli esemplari maggiormente entrati nell’immaginario collettivo degli italiani. La vecchia mille lire, una banconota protagonista di canzoni, scene di film, programmi tv, tutto insomma. L’immagine in qualche modo ricorrente del nostro paese, i sogni e le aspirazioni degli italiani decennio dopo decennio in un’unica immagine. Qualcosa che va oltre il semplice concetto di collezionismo.

L’esemplare analizzato in questa occasione è quello che riporta su una delle due facciate il volto del grande compositore Giuseppe Verdi, uno degli italiani, senza alcun dubbio più famosi nel resto del mondo. Stampata tra il 1962 ed il 1969 e poi ancora dal 1969 al 1982 chiaramente in due diverse versioni, la banconota in questione è tra le più ricercate in assoluto dai collezionisti di tutto il pianeta.

La prima serie della 1000 lire con Giuseppe Verdi è quella oggi forse meno diffusa, riconoscibile facilmente dal numero di serie che va da A42 a L43. Il valore di questo esemplare può variare in base ad una serie di fattori tra i 20 euro ed i 350 euro. Se pensiamo poi alle serie sostitutive, che entrano in gioco nel momento in cui una banconota per l’appunto ha bisogno di essere sostituita in seguito a deterioramento o danneggiamento il discorso valutazione cambia radicalmente.

Prima lettera del seriale in questi casi è Z o X, con un valore che spazia dai 30 euro ai 350 euro. Per quanto riguarda invece il seriale Z08, Z09, Z10 e X14 parliamo di un valore che oscilla tra i 450 euro ed i 750 euro, chiaramente in ottime condizioni di conservazione. Maggiormente circolante invece è attualmente la seconda serie della vecchia 1000 lire con Giuseppe Verdi. Il valore medio di questa banconota è oggi calcolato tra i 15 euro ed i 20 euro. Le sostitutive con serie X che termina in M invece possono valere fino a 150 euro mentre quelle con lettere G o H possono arrivare a 200 euro. Lettere C, E o F possono invece portare ad un valore pari a circa 600 euro.

I collezionisti di tutto il mondo continuano a seguire costantemente certi esemplari ed in alcuni casi sono disposti a spendere tanti soldi per poter dotare la propria collezione di una simile banconota. In alcune aste, non è un mistero, certi “pezzi” sono arrivati ad essere valutati anche 5000 euro. Il tutto insomma la dice lunga su quella che è la percezione dell’appassionato, del collezionista rispetto a questo specifico e storico esemplare della nostra vecchia lira.

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