Digitale terrestre, problemi in vista: segnate il 30 giugno sul calendario, potrebbero esserci brutte sorprese

Il digitale terrestre si prepara alla conclusione della riorganizzazione delle frequenze entro il prossimo 30 giugno. In vista una serie di possibili problematiche.

Con la fine della riorganizzazione delle frequenze del digitale terrestre potremmo assistere a svariati problemi di visione. Quali sono i canali a rischio il prossimo 30 giugno.

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Si prevedono problemi il 30 giugno. “Non è la prima volta” penseranno tanti cittadini che stanno riscontrando difficoltà di visione del digitale terrestre dall’ultimo switch off soprattutto in relazione ai canali Rai. Ora assisteremo alla conclusione della riorganizzazione delle frequenze – che ricordiamo essere la causa delle continue richieste di risintonizzazione  – prevista dalla normativa europea proprio entro il giorno 30 del mese in corso. Tra due settimane, dunque, giungerà al termine una fase iniziata nel mese di ottobre 2021 che ha coinvolto tutti i telespettatori d’Italia, uno dopo l’altro. Il primo passo richiesto ai cittadini è stato quello di verificare la compatibilità del proprio apparecchio con il nuovo standard MPeg4 che sostituisce lo standard MPeg 2 garantendo una visione di maggior qualità in HD. La scelta tra nuovo decoder o nuova TV, naturalmente utilizzando i Bonus del Governo, è stata compiuta dalla maggioranza degli italiani ma ciò non fermerà i possibili problemi.

Digitale terrestre, cosa accadrà il 30 giugno

Una smart TV acquistata con il Bonus rottamazione o un decoder compatibile con nuovo il digitale terrestre potrebbero non essere sufficienti a evitare problematiche nella visione dei canali quando il 30 giugno si concluderà la riorganizzazione delle frequenze. E’ probabile, infatti, che le reti non funzioneranno correttamente fin da subito, soprattutto quelle generali, e le cause delle difficoltà potrebbero essere varie.

In caso di problemi di visione, il cittadino dovrà verificare che il nuovo posizionamento dei ripetitori non interferisca con il segnale. Basta una collina, un albero oppure un palazzo a destabilizzare il segnale ed impedire che raggiunga efficacemente la propria abitazione. La sensibilità è elevata e anche un “piccolo” ostacolo potrebbe causare un segnale disturbato. Inoltre, occorre valutare la possibilità che su una stessa antenna arrivino contemporaneamente più segnali complicando la trasmissione e verificare la presenza o meno di impianti canalizzati. Potrebbe essere necessario l’intervento di un antennista che verifichi qual è il problema e ne determini la soluzione.

Quali regioni rischiano di più

I cittadini che potrebbero avere problemi di visione del digitale terrestre sono i residenti della Regione Lazio e Campania. Sono in atto, infatti, le operazioni relative ai cambi di frequenza che concluderanno l’iter iniziato lo scorso anno. Ecco il perché di eventuali assenze del segnale già in questi giorni. Per risolverli basterà procedere con la risintonizzazione dei canali non dimenticando, però, un passaggio fondamentale. La procedura richiederà di scegliere tra alcune opzioni con riferimento a specifici canali. Gli abitanti del Lazio, ad esempio, dovranno scegliere la programmazione regionale Rai da visualizzare ossia Lazio, Toscana e Umbria.

I giorni di riferimento per i cambi di frequenza finali sono il 17 giugno a Roma e il 21 giugno a Napoli.

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