Supermercato, siamo sicuri di acquistare ciò che vogliamo? Ecco come ci condizionano

Ci siamo ma chiesti davvero se ciò che acquistiamo quotidianamente o periodicamente risponda realmente alle nostre esigenze?

Tutti siamo alle prese, chi più chi meno con la periodica spesa al supermercato. Tutti insomma ci cimentiamo nella scelta, nella selezione dei prodotti che riteniamo opportuni per la nostra tavola e non solo. Siamo sicuri però, di acquistare davvero ciò che ci serve senza alcun condizionamento esterno? Qui la cosa si fa in effetti più complessa di quanto possa sembrare.

Rincari prezzi al supermercato
Fonte Adobe Stock

L’immagine che tutti o quasi abbiamo davanti agli occhi ogni volta che entriamo in un supermercato è quella di un carrello, il nostro, che non corrisponde esattamente, per tipologia di prodotti contenenti a quanto avevamo previsto, considerando ciò che avevamo insomma di acquistare. Chiaramente il tutto si manifesta dal punto di vista puramente finanziario, con una somma totale pagata non corrispondente a quanto preventivato.

La risposta è tutta in ciò che rappresenta, in linea di massima, la stessa immagine del supermercato. Qualcuno in modo del tutto ingenuo potrebbe essere portato a pensare che la disposizione degli articoli presenti nei vari reparti, e la disposizione stessa dei vari reparti scaturisca da una scelta in qualche modo casuale. Nient’affatto, tutto è mirato, tutto ha un senso e tutto risponde ad una logica chiara e limpida. Ciò che avviene tra i corridoi di qualsiasi supermercato è puro e semplice marketing.

Siamo sicuri di acquistare ciò che vogliamo? Ecco quali sono le regole principali del marketing

Per illustrare nel modo più semplice ed immediato possibile quelle che sono di fatto le maggiori tecniche utilizzate in qualsiasi supermercati è necessario fornire alcuni altrettanto immediati esempi. Molti studi fanno notare, ad esempio che alle pareti dei supermercati, grandi o piccole che siano, non c’è mai un orologio. Un caso? Non proprio. Forse un modo per non dare alcuna fretta al cliente? Probabile. Certo, in questo modo, non trovandosi nella condizione di stare facendo magari tardi, non ci si ritroverebbe a prendere solo lo stretto necessario e scappare via. In questo modo c’è tempo per acquistare ciò che non avevamo previsto. Semplice.

Altra tecnica molto utilizzata è quella che riguarda da vicino i beni di prima necessità. Avete mai notato che questi non sono mai vicini tra loro? Pasta, olio, pane, sale, zucchero e acqua, mai nello stesso reparto o in reparti vicini, spesso addirittura in quelli più isolati. Il motivo? Molto semplice. Se fossero tutti vicini non si perderebbe tempo per cercarli, non si attraverserebbero altri reparti e non si acquisterebbero cose non preventivate. L’acqua nell’ultimo reparto disponibile? Un classico. Se trovassimo le casse d’acqua all’ingresso del supermercato riempiremo il carrello di quelle. Trovandole alla fine, invece, chiaro no?

Altra tecnica molto utilizzata è quella di piazzare, reparto per reparto i prodotti più costosi al centro dello scaffale, praticamente ad altezza d’uomo. Il motivo? Molto semplice anche in questo caso. Saranno i primi che andremo ad individuare una volta distolto lo sguardo dal nostro carrello. A questo punto torna d’obbligo la domanda posta all’inizio. Siamo sicuri di acquistare realmente ciò che vorremo acquistare, o almeno solo quello? La risposta è chiaramente no, ed oggi, forse, abbiamo anche capito il perchè.

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