Superbonus 110%, i soldi non ci sono più: è panico tra imprese e contribuenti

Superbonus 110%, sono finiti i soldi dei Fondi stanziati per supportare la misura. I cantieri sono bloccati, le imprese falliscono e i contribuenti temono di dover pagare gli interventi già effettuati.

Intorno al Superbonus si è aperto un abisso che potrà essere cancellato solamente con l’intervento del Governo. Servono nuove risorse economiche e servono subito.

Superbonus soldi finiti
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Un progetto forse troppo ambizioso dai nobili intenti ma che in poco più di due anni sta perdendo fascino e sicurezza. Agevolare la ristrutturazione edile e la riqualificazione energetica con una misura volta al risparmio è un’idea sul piano teorico – e anche pratico per un certo periodo – vincente ma quando finiscono i soldi la magia svanisce e la realtà prende il sopravvento. Una realtà che si sta rivelando particolarmente amara per tante imprese costrette ad interrompere i lavori e in tanti, troppi casi a chiedere il fallimento. I materiali non arrivano, non ci sono soldi per continuare con gli interventi, i dipendenti vengono licenziati con conseguente assenza di manodopera. Le banche in tutto questo hanno chiuso i rubinetti non accettando più crediti e i cittadini si trovano nel dubbio di dover pagare di tasca propria i lavori già effettuati senza la garanzia della cessione del credito. La misura si è da subito rivelata controversa tra aziende fantasma e scandali relativi al gonfiamento delle spese. Ben sedici interventi legislativi sono stati messi in atto per poter equilibrare il Superbonus 110% ed evitare una fine tragica per l’agevolazione. Sono serviti? Per un periodo forse sì ma ora arriva un altro duro colpo.

Superbonus 110%, addio soldi e addio misura

L’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha comunicato che su oltre 30 miliardi di investimenti ammessi al Superbonus sono risultati prenotati incentivi per 33,7 miliardi di euro in data 31 maggio 2022 con un totale di 172.450 lavori edilizi soggetti ad incentivo. Le risorse stanziate dal Governo, però, sono state 3,3 miliardi di euro, insufficienti per soddisfare tutte le domande con la conseguenza che gli interventi sono fermi in mancanza di soldi.

Eppure i cittadini possono ancora fare domanda di accesso alla misura, la scadenza è prevista per il 31 dicembre 2022 per l’anno solare in corso. Tanti altri, poi, hanno avanzato richiesta da poco tempo convinti di poter finalmente cambiare volto alla propria abitazione utilizzando la cessione del credito o la detrazione. Cosa accadrà a queste domande e a questi contribuenti? Saranno un problema aggiuntivo per lo Stato e con molta probabilità la domanda verrà inevasa a meno che…

Chi potrebbe risolvere il problema?

La situazione tragicomica potrebbe essere superata qualora il Governo decidesse di aumentare il Fondo a disposizione per supportare il Superbonus 110%. Il Ministro dell’Economica Daniele Franco non è favorevole a scostamenti di bilancio a mano che non si chieda il coinvolgimento dei cittadini per esempio con un aumento delle tasse per rifinanziare la manovra. Un’ipotesi che rappresenta un incubo per gli italiani ma la speranza è che non si prendano decisioni che gravino ulteriormente sulle spalle delle famiglie. La risoluzione, dunque, rimane “a coscienza” di chi sta al potere.

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