Ristorante non trova personale, la proposta è incredibile: “Quanto volete?”

Negli ultimi tempi sempre più pressante è la situazione legata alla mancanza di personale nei ristoranti italiani e non solo.

Gli ultimi mesi hanno lasciato emergere una verità molto imbarazzante per certi versi, dal punto di vista sociale, probabilmente è davvero cosi. Il lavoro c’è, o meglio ci sarebbe, quello che manca è il personale, è il cittadino, il lavoratore che si propone per svolgere quella mansione. Al centro della bufera, nella stragrande maggioranza dei casi c’è il settore forse più di tutti legato al contesto turistico.

Ristorante stellato risparmio
Foto © AdobeStock

Da settimane ormai, tra tv, giornali e web non c’è altro che l’incomprensibile, all’apparenza, condizione di gestori, titolari di ristoranti, alberghi, lidi turistici, che non riescono a trovare personale per la stagione che di fatto è già iniziata. Quello che si contesta, nella stragrande maggioranza dei casi è l’indisponibilità dei vari candidati al sacrificio. E’ tutto un susseguirsi di: “vogliono lavorare poco”, “non vogliono sacrificarsi”, “sono soltanto interessati allo stipendio“.

La questione non è di certo di facile lettura, ne tantomeno di facile risoluzione. Alle lamentele dei proprietari, della parte imprenditoriale, per intenderci, seguono spesse quelle dell’altra categoria, quella dei lavoratori, che denunciano trattamenti spesso non a norma di legge, troppe ore di lavoro, paghe misere o comunque non rapportate alle ore di lavoro svolto. La questione insomma è praticamente impossibile da risolvere. Verrebbe da dire che entrambe le parti hanno ragione ma che forse entrambe anche anche torto. Il giusto è nel mezzo? Chissà.

Ristoranti a corso di personale, la proposta è incredibile: Porto Cesareo e quell’idea forse rivoluzionaria

Nei giorni scorsi ha fatto molto discutere, in merito all’annosa questione di cui sopra, la provocazione, o se vogliamo, proposta, del gestore di un noto locale di Porto Cesareo, in Salento, rivolta prettamente a camerieri e pizzaioli, figure che mancano come il pane nella sua attività. Pierluigi Lucino, imprenditore salentino di 40 anni, titolare del Riviera Bar Bistrot di Porto Cesareo ha lanciato una proposta che potrebbe essere definita quasi rivoluzionaria.

Cerco personale. Lo stipendio lo decidete voi, il giorno libero e gli orari anche”. Questa la proposta di Pierluigi Luchino insomma, che si struttura di fatto nella disponibilità ad offrire uno stipendio minimo di 1200 euro netti che possono salire a 1500-1600 euro per i pizzaioli. Al momento però, nonostante l’offerta apparentemente molto convincente nessun candidato ha bussato alle porte del locale salentino.

Il problema nelle scorse settimane era stato ufficialmente sollevato da alcuni chef di rilevanza nazionale come La Mantia o Alessandro Borghese che ponevano la questione riguardante le difficoltà nel reperire personale per i propri ristoranti. Il Ministero del turismo di recente ha confermato che nel comparto in questione ci sarebbero tra i 250mila ed i 350mila posti vacanti, una situazione davvero incredibile ed inaspettata insomma. La dinamica ribadita in precedenza resta quella dominante.

Da un lato ci si lamenta della scarsa disponibilità dei lavoratori mentre dall’altra delle condizioni lavorative poco convincenti e convenienti. Molti parlano di responsabilità pesante da parte dello Stato per l’erogazione del Reddito di cittadinanza che in qualche modo toglierebbe ai lavoratori quella “fame” di trovare al più presto un nuovo lavoro. Il problema è però ad ogni modo presente, considerate le richieste medie dei lavoratori, spesso assolutamente in linea con gli standard europei. La ragione? Forse nel mezzo, ma anche di questo non si può essere tanto sicuri.

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