Casalinghe, niente stress: dal fondo pensione arriva una novità

Il Fondo Casalinghe si rafforza. L’implementazione dei servizi digitali snellisce le pratiche di pagamento dei contributi. Ecco come funziona.

 

Ormai non è più un mistero che anche il lavoro domestico, nel senso più stretto del termine, sia inquadrato come un impiego a tutti gli effetti. O comunque sia equiparato, nei limiti del possibile, a un lavoro retribuito.

Fondo casalinghe
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L’Inps ha da tempo istituito il Fondo casalinghe, utile per accumulare una sorta di contribuzione e avere, raggiunta una determinata età, un minimo di pensione alla quale attingere. I versamenti sono totalmente di natura volontaria, nell’ordine di poche decine di euro al mese (nessun obbligo e nessun minimo). Il che, alla fine, consentirà di avere perlomeno quel minimo indispensabile per far fronte alle subentrate necessità imposte dall’età. L’obiettivo è porre un riconoscimento per tutte quelle persone che, per ragioni private, hanno scelto o si sono viste costrette a trascorrere la propria carriera lavorativa totalmente in casa. Le cosiddette casalinghe per intenderci, coloro che dedicano la propria vita alla cura del nucleo familiare.

A proposito del Fondo pensione istituito per loro, l’Inps ha rilasciato il messaggio numero 2378, dello scorso 11 giugno 2022, incentrato sulle modalità dei pagamenti della contribuzione necessaria alla creazione del fondo stesso. Inoltre, nella stessa comunicazione l’Inps ha precisato le procedure necessarie all’inoltro della domanda di iscrizione al Fondo, oltre che per il versamento dei contributi stessi. L’Istituto parla di una “reingegnerizzazione”, ossia un nuovo applicativo fornito agli utenti per accedere e interagire con il Fondo casalinghe. Il quale, peraltro, andrebbe chiamato con il nome reale. Ossia Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari”. Più completo e più veritiero, anche se decisamente più lungo.

Fondo casalinghe, procedure di contribuzione e domande online: cosa c’è da sapere

L’obiettivo resta quello di creare una disponibilità pensionistica anche per chi resta in casa per tutta l’arco della vita in cui, potenzialmente, potrebbe recarsi a un normale impiego. Spesso, infatti, tale scelta è dettata da motivazioni specifiche, come la cura di un parente in stato di disabilità o dalla decisione di dedicarsi alla crescita dei propri figli. Con il trasbordo delle pratiche all’online, intervengono le nuove modalità di identificazione, previste già a suo tempo con la circolare numero 169 del 31 dicembre 2010. In tale documento, infatti, l’Inps comunicava che le domande di iscrizione necessitavano di identificazione attraverso il sito dell’Istituto. Ora, per poter accedere e registrarsi al Fondo, sarà obbligatorio disporre dei sistemi di identificazione digitale Spid, Cie o Cns.

Tramite il servizio messo a disposizione, chi possiede i requisiti potrà inoltrare la domanda di iscrizione al Fondo casalinghe. Così da iniziare a versare la propria contribuzione una volta ricevuto il via libera. A conclusione dell’operazione, verrà infatti rilasciata una ricevuta con il riepilogo dei dati dell’istanza, assieme al codice identificativo della domanda. L’iscrizione effettiva è subordinata all’esito positivo della richiesta. Per quanto riguarda il pagamento dei contributi, interviene una novità sostanziale. L’operazione potrà essere effettuata tramite la piattaforma “Nodo dei pagamenti”, con un avviso PagoPA che arriverà direttamente all’interessato. Un ulteriore metodo di semplificazione.

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