Justin Bieber e la malattia di Lyme, c’entrano le zecche: come comportarsi in caso di punture

Justin Bieber costretto ad annullare due concerti a Toronto a causa della malattia di Lyme. Scopriamo di cosa si tratta e cosa comporta.

La popstar americana ferma il tour; la malattia non regredisce e lo costringe ad annullare i concerti in programma nella città canadese di Toronto.

Justin Bieber malattia
Adobe Stock

Un calvario, così definisce la sua malattia Justin Bieber, il noto cantante americano che soffre della malattia di Lyme. Si trasmette con la puntura di una zecca, non è il primo personaggio famoso ad esserne colpito – Richard Gere e Ben Stiller prima di lui – ma le sue condizioni non migliorano del tutto tanto da fargli prendere una decisione sofferta ma necessaria. Justin Bieber ha annunciato la cancellazione dei concerti di Toronto e lo stop del suo tour. La malattia continua e, in un post successivamente cancellato, la popstar si è raccontata ai suoi fan mettendo a nudo i propri sentimenti.

Justin Bieber e la malattia di Lyme

E’ passato circa un anno da quando Bieber ha comunicato di soffrire della malattia di Lyme trasmessa con la puntura di una zecca che sembrerebbe essere avvenuta circa due anni fa. La popstar ricorda questi ventiquattro mesi come un periodo difficile, un continuo combattere contro una malattia che si presenta come una mononucleosi cronica. Una dura lotta che verrà prossimamente raccontata in una serie di documentari su YouTube per permettere ai fan di comprendere ciò che sta passando. Le parole del cantante dette sui social descrivono una malattia subdola ma con il giusto trattamento – afferma Bieber – riuscirà a curare il morbo ad oggi incurabile per tornare sul palco più in forma di prima dopo un periodo di riposo.

La cancellazione dei concerti, sofferta ma necessaria

Justin Bieber nel post sui social ha comunicato che la malattia progredisce e che i medici gli hanno ordinato di cancellare i concerti in programma. Purtroppo la cura al momento non funziona provocando un peggioramento delle condizioni di salute del cantante ventottenne. I biglietti venduti per il tour rimarranno validi per i nuovi concerti che verranno aggiunti alla programmazione non appena la popstar avrà il permesso dei medici di ricominciare con i concerti senza mettere a rischio la sua salute.

Tutte quelle persone che avevano cominciato ad accusare il cantante di avere un aspetto orribile per l’uso di metanfetamine o altro devono, dunque, ricredersi ed informarsi prima di esprimere giudizi. La malattia di Lyme insieme ad una mononucleosi cronica hanno provocato problemi alla pelle a Bieber, hanno colpito le funzioni celebrali e l’energia della giovane popstar che sta lottando per superare questi due difficili anni e tornare finalmente sul palco.

Cosa fare in caso di puntura di una zecca

Il morso della zecca può provocare malattie dato che questi animaletti sono veicolo di batteri e virus. Oltre alla malattia di Lyme che ha colpito Justin Bieber, chi viene punto da una zecca potrebbe ritrovarsi, per esempio, con la Borrelia, l’encefalite da zecca o la rickettiosi. Il problema del morso delle zecche è particolarmente sentito in Italia dato che ultimamente si sono registrati numerosi casi di puntute e un decesso.

Per questo motivo occorre sapere cosa fare qualora ci si ritrovasse con uno di questi odiosi animaletti addosso. Per evitare che la testa rimanga nella pelle è consigliabile rivolgersi al pronto soccorso piuttosto che procedere in autonomia (si potrebbe provare con una pinzetta e un movimento orario come a svitare un tappo) per estrarla. Il morso deve essere, poi, disinfettato per eliminare agenti patogeni utilizzando appositi guanti e non le mani nude. Per rimuovere eventuali residui è possibile utilizzare un ago sterile e la zecca va bruciata dopo averla estratta dalla pelle (o conservarla nell’alcool in caso di necessità di studio dell’animale). La profilassi antitetanica è il passo successivo da compiere per evitare spiacevoli conseguenze. In caso di febbre, macchie rosse o dolori articolari nel corso dei 30 giorni successivi al morso è bene consultare subito un medico ed iniziare una terapia antibiotica.

Impostazioni privacy