Attenzione alla moneta da 2 euro: cosa ci nascondono

Una delle vicende che negli ultimi giorni sta facendo tremare i cittadini italiani e non solo. Ecco cosa succede.

Una tipologia di truffa che potrebbe definirsi quasi antica, ma non per questo affatto superata. Parliamo di tecniche che resistono nei decenni, condizioni capaci di fare cadere in trappola anche il più attento cittadino. Tipologie di raggiro che giocano tutto sull’improvvisazione, sulla velocità di alcune dinamiche sulla capacità di illudere la malcapitata vittima.

Monete euro Adobe

Sappiamo benissimo quanto l’universo delle truffe provi fondamentalmente a dare certezze, sicurezze alle malcapitate potenziali vittime che in realtà non esistono. Questo è possibile riscontrarlo praticamente ovunque. Ogni tentativo di truffa, di raggiro prevede una prima parte in cui si prova ad instaurare una sorta di rapporto di fiducia con la vittima, seppure di pochi secondi. La stessa vittima deve vedere dall’altra parte un soggetto non pericolo, che non rappresenti in qualche modo un rischio per se.

In qualsiasi tipologia di raggiro, da quella che va in scena sul web, fino a quella che si consuma faccia a faccia il primo passo è sempre quello più importante, il primo approccio, il primo contatto. Nelle mail troviamo la ricostruzione di un qualcosa che appaia quanto più vero possibile, stesso discorso negli sms. Il web cosi come la realtà gioca tutto sulla dinamica che consente al potenziale truffato di affidarsi in qualche modo al truffatore.

L’ultima frontiera della truffa è la moneta: ecco cosa sono riusciti ad inventarsi stavolta

Partendo da un concetto, da una operazione truffaldina vecchia come il mondo i malintenzionati segnalati di recente non fanno altro che provare a rifilare ai malcapitati cittadini truffati qualcosa che in realtà non è propriamente quello che potrebbe sembrare. Certo nella maggior parte dei casi non si tratta di qualcosa che può rovinare la vita a coloro che ci cascano ma può infastidire e non poco. Il trucco in questione  in realtà molto semplice.

La truffa che negli ultimi tempi ha fatto tanto discutere, tanto da richiamare costantemente l’attenzione di Federconsumatori. Vecchie monete, o esemplari di monete straniere utilizzate al posto degli attuali 2 euro. Il gioco consiste nello scambiare esemplari che hanno un valore molto inferiore a quello della moneta da 2 euro per dar vita ad un ricco  continuo ricavo. Attenzione insomma al resto ricevuto successivamente a particolari acquisti, soprattutto per gli stranieri. Attenzione anche ai distributori automatici, spesso pieni zeppi di vecchie monete o monete straniere

Tra le monete utilizzate per confondere a prima vista i malcapitati possiamo trovare quella da 10 bath proveniente dalla Thailandia, valore circa 0,25 cent, con forma chiaramente simile a quella della moneta da 2 euro. Attenzione anche alo scellino del Kenia, stessa forma e colore della moneta da 2 euro ma valore ancora più basso del bath, circa 0,20 cent. Massima allerta dunque per una tipologia di truffa che può apparire del tutto indolore ma che in realtà con un numero elevato di movimenti può portare a bottini considerevoli per i truffatori in questione. Occhi ben aperti insomma ed attenzioni ai gemelli ufficiali della moneta da 2 euro. Identici certo, a prima vista, ma dal valore praticamente nullo.

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