Ci scrivono di un problema da risolvere in banca: ma chi ci scrive?

Tempi bui per i cittadini italiani e non solo. Il rischio di finire nei guai è sempre molto elevato. Quello che si sono inventati.

In questa fase storica, cosi come abbiamo purtroppo la possibilità di percepire, di notare, la situazione di ogni singolo cittadino non è certo delle migliori. Ci si scontra quotidianamente con momenti di forte disagio, di incertezza, momenti che segnano e segneranno per sempre la cittadinanza. La pandemia, non ancora conclusa del tutto, la guerra in Ucraina che torna a spaventare l’Europa e quella sicurezza che in tanti anni si era conquistata.

truffa finta convocazione
Foto © AdobeStock

Quello che può succedere ad un comune cittadino, cosi all’improvviso ha davvero dell’incredibile. La rete, il web insomma, con tutte le sue stanze oscure, le sue dinamiche quasi segrete. Di questi tempi ritrovarsi soli e spaesati di fronte ad una pagina quasi incomprensibile, alla fine, può diventare a tutti gli effetti un vero problema per il cittadino. Quello che può succedere è bene o male noto. Negli ultimi tempi aumentano le segnalazioni.

La più comune delle abitudini di ogni cittadino, dare uno sguardo alla casella mail, sperando di trovarci comunicazioni più o meno interessanti, o magari dritte di lavoro, nuove opportunità. Quello che generalmente succede è che l’utente, il cittadino, si trovi a doversi confrontare con i contenuti delle stesse mail, spesso poco comprensibili, volutamente indecifrabili insomma. Proprio li, in quella fase, in quel momento, scatta l’azione, il tentativo di raggiro, quasi impercettibile, che può segnare per sempre la vita di ogni comune cittadino.

Ci scrivono di un problema da risolvere in banca: attenzione alla classica mail confusa

L’approccio a questo tipo di dinamica è quasi sempre del tutto inaspettato, nel senso che non sempre si è consapevoli di ciò che potrebbe accadere. Il raggiro, la truffa, si annida proprio in quella trama, in quel tipo di iniziale avvicinamento tra mail e utente. Il testo di tali comunicazioni è come al solito esasperato, preoccupante. Si lascia intendere che qualcosa potrebbe non aver funzionato, che qualcosa stia per recarci un grosso danno. In genere, cosi come negli ultimi tempi, il tema preferito è quello che riguarda la problematica bancaria.

Nel testo della mail, per l’appunto, si comunica di una eventuale problematica per quel che riguarda il nostro conto corrente. Per correggere la cosa basta aggiornare in qualche modo il nostro profilo. Come? Andando a cliccare sul link sottostante e provvedendo quindi alla risoluzione dell’intera questione. In quel momento, una volta accettato il consiglio si aprirà una pagina che immagineremo essere, ai nostri occhi apparirà proprio in quel modo, l’home banking della nostra banca. In realtà si tratterà di una vera e propria riproduzione.

Inserendo quindi le nostre credenziali d’accesso in quella finta pagina web offriremo ai truffatori, ai malintenzionati la possibilità di accedere al nostro vero home banking e quindi di sottrarre, di fatto, cifre di denaro in modo del tutto indisturbato. Chiaramente in questi casi il consiglio che si può dare al cittadino è quello di leggere bene i vari contenuti. Di non catapultarsi subito sul link in questione per paura che qualcosa possa accadere al nostro conto.

Il primo passo da compiere una volta consapevoli di essere stati truffati è quello di denunciare il tutto alla Polizia Postale. Successivamente la stessa operazione fa compiuta con la nostra banca di fiducia, magari informandosi anche delle possibilità di essere rimborsati di quanto sottratto. Spesso alcuni contratti potrebbero prevedere una simile copertura assicurativa, anche se non sempre. Il mondo del web insomma continua in alcuni casi a mettere paura. Da un lato l’ingenuo fare dell’utente medio, dall’altro il continuo tentativo di sopraffazione da parte del malintenzionato di turno. Una dinamica praticamente infinita.

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