Soldi, occhio ai pagamenti: in questi casi non utilizzate il contante, il motivo che non ti aspetti

Occhio ai pagamenti, in quanto in questi casi è preferibile non utilizzare il denaro contante. Ecco il motivo che non ti aspetti.

Diversi sono i costi da sostenere, così come gli strumenti di pagamento a nostra disposizione. Proprio in tale ambito, pertanto, è bene sapere quando è opportuno non utilizzare il denaro contante. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Nell’ambito della lotta all’evasione fiscale il governo cerca ormai da qualche anno a questa parte di favorire i pagamenti tracciabili, come ad esempio bonifici o bancomat, a discapito di quelli con denaro contante. Questo, come è facile intuire, al fine di poter controllare i vari movimenti e cercare in questo modo di scoprire i furbetti.

Proprio in tale ambito, ad esempio, abbiamo già visto come sia importante prestare attenzione ad una nuova stretta sui pagamenti con denaro contante, in quanto in molti rischiano di dover fare i conti con delle multe particolarmente pesanti. Sempre a tal proposito, inoltre, è bene sapere che vi sono alcuni casi in particolare in cui è preferibile non utilizzare il denaro contante. Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito.

Soldi, occhio ai pagamenti: in questi casi non utilizzate il contante, ecco tutto quello che c’è da sapere

A partire dalla spesa settimanale fino ad arrivare alle bollette di luce e gas, sono davvero molte le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio. Tutti i beni o servizi di nostro gradimento, d’altronde, per essere acquistati richiedono necessariamente una contropartita di carattere economico.

Ebbene, sempre a proposito di pagamenti si invita a prestare la massima attenzione. Questo in quanto in alcuni determinati casi è preferibile non utilizzare il denaro contante. Ma in quali circostanze e per quale motivo?

Ebbene, tra i pagamenti per cui è preferibile non utilizzare il denaro contante si annoverano:

  • Spese mediche. Tranne alcune eccezioni, come l’acquisto di farmaci presso le farmacie, in caso di pagamento cash non è possibile scaricare le spese in sede di dichiarazione dei redditi.
  • Altre spese da portare in detrazione. Proprio come per le spese mediche, anche per tutte le altre spese da portare in detrazione si rivela opportuno optare per pagamenti tracciabili. In questo modo non si rischia di perdere il diritto a tale agevolazione.
  • Acquisto elettrodomestici e mobili. Nel caso in cui desideriate beneficiare del cosiddetto bonus mobili, allora dovete effettuare i pagamenti solamente attraverso l’utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili.
  • Affitto. Al fine di evitare di dover fare i conti con possibili inconvenienti, il consiglio è quello di pagare il canone di locazione sempre tramite strumenti tracciabili. In questo modo è possibile dimostrare in ogni momento di aver adempiuto al proprio dovere.
  • Spese condominiali. Stesso discorso del canone di affitto, ovviamente, vale anche per le spese condominiali, sia che la casa sia appunto in affitto oppure di proprietà. Grazie ai pagamenti tracciabili, infatti, è sempre possibile dimostrare di avere effettuato il pagamento, anche a distanza di anni.

Soldi, occhio ai pagamenti in contante: i limiti da rispettare

Sempre soffermandosi sui pagamenti con denaro contante, inoltre, vi invitiamo a prestare attenzione ai limiti da dover rispettare. A partire dal 1° gennaio 2022, come risaputo, sarebbe dovuto scattare il limite pari a massimo 999,99 euro per le transazioni con denaro contante.

In seguito all’approvazione degli emendamenti al decreto Milleproroghe, però, questo limite farà il suo esordio a partire dal 2023. Nel corso del 2022, pertanto, è possibile fare pagamenti con denaro contante fino a 1.999,99 euro. A partire dal 2023, invece, tale limite scenderà, appunto, a quota 999,99 euro.

Nel caso in cui si effettuino pagamenti per importi superiori ai limiti previsti bisogna utilizzare solamente strumenti di pagamento tracciabili, quali ad esempio bonifici o bancomat. In caso contrario si rischia di dover fare i conti con sanzioni particolarmente pesanti, da 2 mila a 50 mila euro.

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