I cinque prodotti più pericolosi d’Europa: sono tutti sulle nostre tavole

Gli ultimi tempi ci offrono la consapevolezza di considerare in un modo mai ipotizzato prima determinate situazioni.

I rischi che corriamo nel quotidiano con i prodotti che arrivano sulle nostre tavole sono ormai ripresi da settimane dai maggiori organi di informazione. Più che mai risaputo in questo particolare periodo storico quanto sia rischioso avere a che fare con prodotti più che contaminati da pesticidi ed altre varie sostanze tossiche in fase si coltivazione. La situazione è più che mai delicata.

Quello che non conosciamo della situazione attuale è forse con molta probabilità il rischio concreto, autentico. Con molta probabilità per l’appunto immaginiamo, noi cosi come gran parte dei cittadini del nostro paese e non solo una situazione molto più tranquilla ed in qualche modo meno pericolosa. La realtà dei fatti invece è un’altra. L’immagine scattata in questo preciso momento de 2022 è invece devastante, nel vero senso del termine.

Analisi, esami di ogni tipo, rapporti stilati da organizzazione di ogni settore ci danno la certezza che i cibi, frutta e verdura insomma che arrivano dalla terra alle nostre tavole sono pieni zeppi di pesticidi, assolutamente non in linea con quelle che sarebbero, in teoria le direttiva europee in materia. Misure ipotizzate nel 2011 tendenti ad abbassare la percentuale di pesticidi utilizzati sulle colture oggi completamente stravolte e numeri quasi raddoppiati.

I cinque prodotti più pericolosi d’Europa: i cinque ortaggi da tenere d’occhio come più pericolosi

Protagonista in questo momento con un nuovo rapporto sul particolare contesto e su ciò che al suo interno sta accadendo è il Il Pesticide Action Network (PAN) Europa. Lo scenario che contraddistingue in questa fase il nostro continente è assolutamente peggiorato rispetto a quanto immortalato pochi anni fa e soprattutto rispetto alle stime di una operazione di abbattimento sempre più netta dell’utilizzo dei pesticidi nelle colture.

L’aumento in questione è segnalato soprattutto negli anni che vanno tra il 2011 ed il 2019 un dato che lascia di stucco gli osservatori considerato che quello doveva essere il periodo in cui l’utilizzo per l’appunto dei pesticidi sarebbe dovuto andare drasticamente giù. Sopra di percentuali altissime in un momento in cui la stessa Comunità Europea sembrava avesse preso un impegno più che serio in merito. Impegno che di fatto è servito alla fine a nulla.

Il problema riguarda chiaramente i prodotti più esposti, parliamo di frutta e verdura, e di conseguenza è li che vanno in qualche modo a concentrarsi i rischi per il nostro organismo. I prodotti tra gli ortaggi, ad esempio, che ad oggi risultano essere più contaminati in assoluto sono:

  • sedano (50%)
  • sedano rapa (45%)
  • cavolo riccio (31%)
  • cicoria witloof (indivia belga) (28%)
  • cavolini di Bruxelles (26%)

Gli esperti ad esempio consigliano di lavare bene per almeno 15 minuti frutta e verdura prima di metterle in tavola. Bicarbonato o aceto gli ingredienti da utilizzare per una pulizia davvero efficace contro batteri e pesticidi. Il tasso di rischio è aumentato vertiginosamente con il rischio sempre più crescente di patologie di ogni tipo, tra queste leucemie e tumori, situazioni di infertilità sempre più diffuse e peggioramento generale e cotante della situazione generale insomma. I rischi sono evidenti insomma, nessuno ormai può più nasconderlo.

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