Tessera sanitaria, multe da 100 euro per chi commette questo errore: in pochi lo sanno

Attenti alla tessera sanitaria, in arrivo multe da 100 euro per chi commette questo errore. Ecco chi rischia e per quale motivo.

Brutte notizie in arrivo per molti che rischiano di incorrere in una multa da 100 euro per colpa della tessera sanitaria. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Foto © AdobeStock

Impegni lavorativi, ma anche famigliari, tempo libero e tanto altro ancora. Sono davvero molte le cose con cui ci ritroviamo a dover fare i conti. Non stupisce, quindi, che prima o poi possa capitare a tutti di perdersi nei meandri burocratici e dimenticarsi di adempiere a qualche obbligo.

Proprio in tale ambito, in effetti, si invita a prestare la massima attenzione alla tessera sanitaria. Sono in arrivo, infatti, multe da 100 euro per chi commette questo errore, ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Tessera sanitaria, attenzione, multe da 100 euro per chi commette questo errore: tutto quello che c’è da sapere

Utile per accedere alle varie prestazioni del Servizio sanitario nazionale, abbiamo già avuto modo di vedere assieme che la tessera sanitaria presenta tantissime altre funzioni. Proprio soffermandosi su quest’ultima si invita a prestare la massima attenzione in quanto sono in arrivo multe da 100 euro per chi commette questo errore.

Ma per quale motivo e soprattutto chi rischia? Ebbene, a fornire delucidazioni in merito ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate. Proprio l’ente, infatti, ha fatto reso noto quali sono le sanzioni previste in caso di omessa o tardiva ed errata trasmissione dei dati al Sistema tessera sanitaria.

Come sottolineato dalla risoluzione numero 22/E dell’Agenzia delle Entrate del 23 maggio 2022, l’articolo 3, comma 3, del decreto legislativo numero 175 del 2014 dispone che “ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi“, le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere e gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico devono provvedere ad inviare una corretta comunicazione.

A essere interessati da tale obbligo anche i policlinici universitari, le farmacie pubbliche e private, i presidi di specialistica ambulatoriale, le strutture per l’erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa, gli altri presidi e strutture accreditati per l’erogazione dei servizi sanitari e gli iscritti all’Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri.

I soggetti specificamente individuati dalla norma appena richiamata“, si continua a leggere nella risoluzione “hanno, dunque, l’obbligo di inviare al Sistema tessera sanitaria i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate nei confronti delle persone fisiche, ai fini della loro messa a disposizione dell’Agenzia delle entrate che li utilizza per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata”.

In caso di errato, omesso o invio tardivo dei dati, allora si rischia di incorrere in una sanzione da 100 euro per ogni documento. Questo in quanto, come sottolineato nella risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, “una diversa lettura non consentirebbe, infatti, di ottenere l’effetto dissuasivo prospettato nella relazione illustrativa”.

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