Il bancomat non va, proviamo così: se sentite questo scappate

Una vicenda che sta letteralmente facendo impazzire i cittadini. I rischi sono enormi e tutti ne sono consapevoli.

A volte una semplice richiesta, apparentemente innocua può rappresentare letteralmente l’inizio della fine. Ci troviamo di fronte a situazioni che definire spiacevoli è forse dir poco. Quello che quotidianamente può succedere a chiunque, praticamente in qualsiasi parte d’Italia ha davvero dell’incredibile. Situazioni apparentemente innocue che però nascondono dei rischi assolutamente inimmaginabili.

prelievo con bancomat beffa
Fonte: Pixabay

Quante volte abbiamo letto oppure ascoltato di storie incredibili consumate all’esterno di uno sportello bancomat. Storie incredibili che danno la cifra di quanto sia realisticamente pericoloso, spesso restare in fila e non solo per prelevare magari denaro con la propria tessera bancomat. I rischi sono effettivamente enormi e quello che volta per volta i malintenzionati riescono ad inventarsi ha davvero dell’incredibile. Il raggiro insomma muta in brevissimo tempo con assoluta e precisa originalità.

In questo caso, almeno stando alle ultime segnalazioni pervenute alle forze di polizia ci troviamo di fronte ad un fatto assolutamente unico. Abbiamo letto in passato di vere e proprie truffe che si consumano all’esterno di un ufficio postale o di una banca, oppure semplicemente nelle prossimità di uno sportello bancomat. In questo caso però la fantasia dei malintenzionati va letteralmente oltre e si spinge fin dove pochi possono realmente arrivare.

Il bancomat non va, proviamo con questo: la richiesta d’aiuto nasconde un enorme rischio per il cittadino

La segnalazione, alquanto strana che molti cittadini hanno di fatto evidenziato alle forze dell’ordine riguarderebbe una persona che in fila al bancomat ad un certo punto si avvicina alla potenziale vittima chiedendo di essere aiutata nelle operazioni di prelievo perchè il suo macchinario non va e di conseguenza vorrebbe provare su quello della persona indicata. La richiesta si fermerebbe a semplici indicazioni insomma ma è chiaro che a quel punto bisognerebbe comprendere le ragioni di quello stesso atteggiamento.

In alcuni casi, non pochi testimoni hanno notato la presenza d una seconda persona che potrebbe a questo punto essere un complice della donna che generalmente chiede aiuto per utilizzare lo sportello bancomat. Una situazione ancora poco chiara, tutta da decifrare. La richiesta di essere aiutati utilizzando però la tessera del malcapitato potrebbe nascondere in realtà qualche strano congegno che magari copia le informazioni dello stesso cittadino. Sulla natura del raggiro ci sono ancora dei dubbi, quello che però colpisce è l’insistenza della donna.

A Perugia negli ultimi giorni un caso molto simile a questo è stato segnalato alle forze dell’ordine. Dinamica chiara. Una donna che si avvicina alla persona in fila e chiede indicazioni su come utilizzare la tessera bancomat una volta inserita nell’ATM. Indicazione precisa insomma, con la richiesta di utilizzare per le indicazioni la tessera della stessa persona interrogata per cosi dire. Una situazione insolita che nasconde di sicuro, ne sono convinti in molti, qualcosa di losco. Una potenziale truffa insomma, niente di più, ancora da comprendere seriamente.

Conoscevamo certo il tentativo di leggere il pin, la finta banconota cascata per confondere il truffato, oppure il congegno installato sull’apparecchio bancomat che legge lo stesso pin della carta. Dinamiche note a tutti o quasi. L’ultima però, quella raccontata ha ancora però molti punti oscuri ed indecifrabili.

Occhi aperti insomma al bancomat, li dove si corre il rischio quasi quotidiano di veder andare in fumo i propri risparmi grazie all’intervento assolutamente non previsto di potenziali truffatori. Il rischio è alto, concreto, in gioco c’è il nostro conto corrente ed i nostri risparmi. Il tutto potrebbe accadere in pochi istanti. Occhi aperti insomma e nervi saldi.

Impostazioni privacy