Reddito di Cittadinanza, nessuna erogazione a maggio: quali percettori devono preoccuparsi

Nel mese di maggio tanti percettori del Reddito di Cittadinanza non otterranno l’erogazione della misura a causa di un mancato ottemperamento di un obbligo.

Per ottenere l’erogazione della ricarica mensile dell’RdC occorre rispettare alcune condizioni non solo reddituali. Agendo diversamente si rischia la sospensione della misura.

Reddito di Cittadinanza maggio
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I cittadini che percepiscono il Reddito di Cittadinanza sono consapevoli dei rischi che corrono violando le direttive che disciplinano la misura. Non parliamo unicamente dei requisiti reddituali di accesso all’agevolazione – limite ISEE di 9.360 euro all’anno, patrimonio immobiliare inferiore a 30 mila euro e patrimonio mobiliare non superiore a 6 mila euro – e di paletti sugli acquisti da effettuare ma di condizioni relative allo stato di disoccupazione. Il Reddito di Cittadinanza, infatti, è una misura che vuole sostenere il cittadino senza lavoro mentre è alla ricerca di un’occupazione. Una ricerca che, in seguito alle modifiche apportate all’RdC, deve essere attiva e necessita di una collaborazione costante con i Centri dell’Impiego. Dato che molti percettori della ricarica mensile si sono adagiati nella loro situazione, il Governo ha deciso di introdurre nuove regole. Parliamo dell’obbligo di presentarsi almeno una volta al mese al Centro dell’Impiego e della possibilità di rifiutare un massimo di due impieghi proposti.

Reddito di Cittadinanza, le intenzioni del Governo

Con la Legge di Bilancio 2022 le intenzioni del Governo sono risultate chiare a tutti. L’RdC deve essere una misura da utilizzare mentre si cerca attivamente un’occupazione e non un modo per sostituire un reddito da lavoro. Da qui l’introduzione dell’obbligo di recarsi al Centro per l’Impiego almeno una volta al mese per scoprire le offerte di lavoro più idonee in base al proprio profilo lavorativo. Inoltre, rinunciando ad un primo impiego si andrà incontro ad una decurtazione dell’importo della misura mentre rifiutando anche una seconda occupazione si perderà il diritto alla misura. Si tratta, dunque, di condizioni pesanti che dovranno essere rispettate per non incorrere nella decadenza del diritto al Reddito di Cittadinanza. L’appuntamento mensile non deve essere saltato, almeno teoricamente ma cosa sta accadendo nella pratica?

Quello che accade in realtà

Il problema è che oltre alla teoria non è stata ancora stabilita una pratica che i Centri per l’Impiego debbano seguire per gestire la situazione. Sebbene l’obbligo sia entrato in vigore il 1° gennaio 2022 è stato subito sospeso per permettere al Governo di istruire i Centri per l’Impiego sulle modalità a cui far riferimento per far attuare le nuove direttive. Ebbene, ad oggi mancano ancora le direttive sebbene aprile sia stato designato come il mese della partenza ufficiale degli obblighi imposti nella Legge di Bilancio 2022. Siamo a maggio e nessuna comunicazione è arrivata con la conseguenza che la decisione di recarsi a Centro per l’Impiego e di accettare un impiego rimane a coscienza del percettore dell’RdC.

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