Finestre di colore diverso in un condominio: quando il multicolor è vietato

È possibile colorare le finestre di un condominio di colore differente? Scopriamo quali sono le direttive imposte dalla normativa in vigore.

I divieti delle Legge in vigore limitano l’azione dei proprietari di un appartamento in un condominio. Non sempre è possibile dare libero sfogo alla fantasia.

finestre condominio
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Abitare in un condominio ha dei pro e dei contro. I costi di gestione sono ridotti, il prezzo di vendita è minore rispetto ad una villa indipendente, è possibile usufruire di servizi comuni, si ha maggiore sicurezza ma, nello stesso tempo, occorre subire rumori molesti, rinunciare in parte alla privacy, affrontare le spese condominiali e le discussioni con altri condomini e, poi, bisogna interpellare gli altri residenti per prendere una qualsiasi decisione che riguarda l’edificio. La vita nel condominio, infatti, è un’esistenza comunitaria in cui non è possibile escludere totalmente l’altro. Fino a che cambiamenti e iniziative toccano unicamente la propria abitazione all’interno delle mura di proprietà è possibile prendere in autonomia ogni decisione ma quando la scelta si scontra con parti comuni allora occorre conoscere paletti e giudizi altrui. E’ il caso delle finestre colorate con tonalità differenti da quelle degli altri condomini.

Finestre dai colori diversi, cosa afferma la normativa

Secondo la Legge è possibile optare per un colore delle finestre differente ma solamente a condizione che la nuova tonalità non leda il decoro architettonico dell’edificio condominiale e che non violi precise direttive condominiali o accordi prestabiliti. In quest’ultimo caso può essere obbligatorio chiedere il permesso della nuova tinteggiatura all’assemblea condominiale.

Basta che un solo condomino dia parere negativo per non poter procedere con la propria personale iniziativa. Il motivo del diniego, però, deve essere basato sempre sul decoro architettonico dello stabile. Il Codice Civile stabilisce che non è possibile apportare innovazioni che possano recare pregiudizio o alla sicurezza dell’edificio oppure che ne alterino il decoro. In termini di “colore” non è consentito scegliere una tonalità altamente contrastante con i colori già in essere. L’armonia visiva della facciata dovrà essere rispettata e il nuovo colore delle finestre non dovrà alterare il valore economico della struttura.

Richiesta all’assemblea e mancato rispetto delle regole

Se il regolamento del condominio vieta la modifica del colore delle finestre non si potrà procedere con la nuova tinta. Se tale divieto non è specificato occorrerà indire un’assemblea condominiale per rendere note le proprie intenzioni e dare la possibilità agli altri condomini di accertare che il nuovo colore non leda il decoro architettonico. Qualora l’alterazione del decoro dovesse essere rilevata non si potrà procedere con la tinteggiatura. Il rischio dell’agire diversamente è di avviare un percorso legale che porterebbe gli altri condomini alla vittoria con la rimozione delle finestre che deturpano la facciata.

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