L’investimento è garantito dalla star tv: poi succede l’impossibile

I tempi che viviamo sono bui e spesso insensati. Bui, certo, per l’incredibile diffusione di dinamiche di natura tutt’altro che lecita.

Investire in rete vuol dire fidarsi principalmente di chi propone quel particolare tipo di investimento. Nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte a situazioni di certo non previste, strutturate in modo tale da sembrare tutt’altro che rischiose, quando poi, oltre al rischio c’è da considerare ben altro, addirittura la reale esistenza della condizione ipotetica vantaggiosa.

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La vicenda insomma ci racconta di una vera e propria truffa ai danni di un professore universitario. L’uomo infatti era convinto di aver partecipato, per cosi dire, ad un investimento abbastanza sicuro, stimolato, intrigato forse da una pubblicità apparsa su un giornale, in cui si garantiva il successo utilizzando il volto di un noto personaggio tv, lo chef Antonino Cannavacciuolo, chiaramene anch’egli vittima in diretta del tentativo di raggiro.

L’uomo, un 66enne di Padova ha praticamente perso tutti i suoi risparmi nel tentativo di investire in Bitcoin, un tentativo che sarebbe dovuto essere una pura formalità. Un investimento sicuro, quello del momento, niente di complesso o azzardato, soltanto una formalità cosi come anticipato. Peccato però che le cose sono andate in tutt’altro modo, a cominciare dalle stesse modalità di investimento fino ad arrivare alla doppia richiesta di soldi.

Il professore universitario a quel punto ha scelto di affidarsi ad un avvocato ed ha denunciato il tutto dando il via ad una vera e propria inchiesta contro una nota banda che opera in tutto il territorio europeo con raggiri tramite phishing. Nel 2020 infatti l’uomo incuriosito da un annuncio apparso sul giornale si rivolte ad una azienda che si occupa di criptovalute il cui nome è ForexTB. Ricontattato da un consulente l’uomo provvede alla prima parte dell’investimento con una somma iniziale di 20mila euro.

L’investimento è garantito dalla star tv: un passo alla volta verso la rovina

Arrivati a quel punto, dopo il primo investimento l’uomo riceve una notizia che di certo non si aspettava, non prevista insomma. La società di investimento comunica insomma che per al fine di recuperare la prima parte dell’investimento stesso, cioè i 20mila euro è necessario provvedere ad un nuovo investimento da 50mila euro. Anche in quel caso tutto si conclude con un nulla di fatto e 70mila euro bruciati. A quel punto l’uomo viene contattato da una nuova società.

La QuantumFX di Liverpool contatta infatti il professore universitario, con un approccio che si rivela subito molto più professionale rispetto a quello della precedente società. La speranza di rifarsi c’è tutta. Viene proposto il primo investimento da 5mila euro, attraverso una banca estone. Le cose vanno bene, i rendimenti appaiono sin da subito molto elevati. A quel punto poi arriva un avvocato che contatta l’uomo per una class action contro la prima società, le cose iniziano bene e subito si riesce a recuperare ben 3.300 euro. Le cose però continuano ad andare male nel campo degli investimenti, per recuperare i 30mila investiti occorre un nuovo investimento.

La società inglese suggerisce una esposizione per ben 150mila euro per recuperare il tutto, l’uomo investe praticamente tutto ciò che ha, liquidazione compresa. I Bitcoin crollano e l’uomo e costretto ad investire altri 35mila euro, a quel punto è disperato costretto a chiedere prestiti a banche e non solo. A quel punto a società con sede a Liverpool comunica che a breve l’uomo rivedrà l’intero capitale versato, circa 370mila euro. Il professore dunque paga commissioni ed addirittura le tasse inglesi sul capitale, ma niente di quanto annunciato alla fine si concretizza. A quel punto la cosa appare più netta che mai, e cosi partono le denunce ed il racconto di una vicenda che ha chiaramente dell’incredibile.

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