Pensione, uscire anticipatamente dal lavoro all’età di 56 anni è possibile: chi ne ha diritto

Uscire anticipatamente dal lavoro all’età di 56 anni grazie alla pensione di vecchiaia è possibile. Ecco chi ne ha diritto.

Buone notizie per molti lavoratori che, in possesso di determinati requisiti, possono uscire anticipatamente dal lavoro prima del compimento dei 60 anni di età. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Il lavoro ha un ruolo indubbiamente importante nella nostra vita in quanto ci permette di ottenere i soldi necessari per poter far fronte alle varie spese. Allo stesso tempo non si può negare come si riveli essere anche una fonte di preoccupazione. Non stupisce quindi che siano in molti a voler uscire anticipatamente dal lavoro, magari accedendo già alla pensione di vecchiaia.

Ebbene, proprio in tale ambito, pertanto, interesserà sapere che giungono buone notizie per molti lavoratori che, in possesso di determinati requisiti, possono uscire anticipatamente dal lavoro prima del compimento dei 60 anni di età. Ma come è possibile e chi ne ha diritto? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Pensione di vecchiaia, uscire anticipatamente dal lavoro all’età di 56 anni è possibile: cosa c’è da sapere

Per poter accedere al trattamento pensionistico, come noto, bisogna essere in possesso di determinati requisiti sia contributivi che anagrafici. A tal proposito abbiamo già visto come, ad esempio, per poter ottenere la pensione di vecchiaia sia fondamentale anche la presenza di un terzo requisito. In assenza di quest’ultimo, infatti, non è possibile ottenere l’assegno.

Sempre in tale ambito, inoltre, interesserà sapere che in molto, purché in possesso di determinati requisiti, possono uscire dal lavoro già a partire dai 56 anni di età. Ma chi ne ha diritto? Ebbene, come riportato su Informazione Oggi, ad esempio, possono andare in anticipo i lavoratori a cui viene certificato uno stato di invalidità pari almeno all’80%.

Ma non solo, quest’ultimi devono aver maturato 20 anni di contributi e avere un’età pari a 56 anni per le donne e a 61 anni per gli uomini. A tal fine, quindi, come già detto, è indispensabile che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale certifichi uno stato di invalidità pari almeno all’80%. Tale misura, è bene ricordare, vale solo per i dipendenti privati.

I lavoratori del settore pubblico, a loro volta, possono ottenere la pensione di inabilità totale o parziale attraverso, però, una procedura ad hoc. Per quanto concerne i lavoratori non vedenti, ricordiamo, anche quest’ultimi hanno diritto alla pensione di vecchiaia anticipata con requisiti anagrafici e contributivi agevolati.

Pensione di vecchiaia, uscire anticipatamente dal lavoro all’età di 56 anni è possibile: occhio alle deroghe

Ma non solo, molti lavoratori possono andare in pensione con dei requisiti contributivi agevolati. Questo, ad esempio, è possibile grazie alla Legge Amato che ha introdotto tre deroghe grazie a cui è possibile accedere al trattamento pensionistico dopo aver maturato 15 anni di contributi.

In particolare possono beneficiare di tale misura i soggetti che hanno versato 15 anni di contributi al 31 dicembre 1992; sono stati autorizzati ai versamenti volontari a partire dal 31 dicembre 1992; dipendenti assicurati da almeno 25 anni e occupati per almeno 10 anni.

Uscire anticipatamente dal lavoro a partire dall’età di 56 anni quindi è possibile. Verificate pertanto i requisiti maturati in modo tale da sapere se sia possibile o meno usufruire di questa importante agevolazione e andare così finalmente in pensione.

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