Usano il gas ma il consumo è zero: italiani poveri o furbetti? Il trucco che non ti aspetti

Il momento storico non è di certo tra i migliori in assoluto, anzi. La crisi, la disperazione fa compiere gesti sconsiderati. Oppure…

In questa fase storica con il rincaro di tutti i prezzi che riguardano in pratica il quotidiano dei cittadini, andare a cercare alternative spesso fuori legge non è cosa poco comune.

Due utenze contatore
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Purtroppo in questo particolare momento, l’aumento dei prezzi anche per quel che riguarda i servizi o le forniture di luce e gas spingono gli italiani in alcuni casi a compiere gesti, o magari soltanto a immaginarli, che prima nemmeno avrebbero mai nemmeno ipotizzato.

Negli ultimi mesi è esplosa forte la crisi per gli italiani, conseguente agli aumenti spesso considerati dei prezzi praticamente in ogni settore. Dai beni di prima necessità a qualsiasi altro articolo. Ci troviamo oggi di fronte ad una situazione forse senza precedenti, in cui le dinamiche apocalittiche per certi versi in quanto a perdita di posti di lavoro e quant’altro del post pandemia sono andate ad incrociarsi con quelle derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina.

L’aumento dei prezzi del carburante, i servizi, le forniture di luce e gas hanno spinto gli italiani verso una condizione letteralmente al limite. Pochi i soldi a disposizione e tutti da utilizzare per tutti gli altri impegni quotidiani di una famiglia tipo. Spesso, in certe situazioni arrivano alla mente dei protagonisti in questione strane riflessioni, spesso del tutto lontane dal concetto di legale. Il contesto in questione è quello per l’appunto delle forniture di luce e gas. Sempre più spesso in fatti gli italiani scelgono strade alternative, rischiose e perseguibili dalla legge.

Cittadini al limite per il caro vita o furbetti?Aumentano le truffe alle compagnie del gas con i contatori truccati

Quello che succede, cosi come spesso affrontato dalle cronache riguarda la pratica orma tanti diffusa di truccare i contatori di luce e gas per fare in modo chiaramente di pagare molto meno rispetto agli effettivi consumi prodotti. Cosi come raccontato di recente in un interessantissimo pezzo su Repubblica, firmato da Alessandra Ziniti, sempre più spesso si ricorre a logiche truffaldine che fanno in modo di far apparire i consumi quello che in realtà non sono.

Un contratto regolare di fornitura ma con i consumi azzerati – spiega per l’appunto la Ziniti –  il contatore non gira. Il gas però passa attraverso un foro praticato su una membrana. Manomissione truffaldina ma soprattutto pericolosa. Fenomeno non ancora registrato dalle statistiche ma che – a giudicare dagli interventi di polizia, carabinieri, polizia municipale e delle stesse imprese di erogazione dei servizi – si aggira su un + 20%, soprattutto nelle regioni del centro e del sud dove il peso della crisi economica si fa più sentire”.

La giornalista poi entra nello specifico. Prova infatti a chiarire quali sono i passi essenziali per mettere in piedi la truffa, perché è di quello che si tratta. In passato abbiamo visto questo tipo di operazioni spesso associate ai contatori della corrente elettrica, nella maggior parte dei casi il tutto favorito proprio dagli operatori, dai tecnici insomma delle aziende in questione. Consumi altissimi per cifre irrisorie e la truffa è cosi compiuta alla perfezione.

I titolari dei contratti di fornitura di gas metano – spiega ancora la Ziniti –  azzerano di fatto i consumi. Il tutto chiudendo la valvola del contatore una membrana si frappone tra la rete di distribuzione e l’appartamento o l’esercizio commerciale interessato. Ma basta smontare il contatore e praticare un foro nella membrana per far sì che il gas, per sua natura volatile, passi anche se più lentamente mentre il contatore non riparte, rilevando dunque consumi zero“.

Di fatto la fornitura è simulata ma non certificata. In questo caso con risultati che vanno chiaramente tutti a vantaggio del finto consumatore che però usufruirà lo stesso di quella stessa mole di fornitura. Due utenti in uno insomma, uno che non consuma e l’altro che consuma anche troppo si potrebbe dire, ma alla fine la stessa persona. Il momento è delicato, tanto, forse anche troppo. Certe tecniche sono purtroppo sempre più diffuse ed a pagarne le conseguenze, chiaramente potrebbero essere gli stessi cittadini sfiniti dalla crisi.

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