Bonus 200 euro, tutto quello che c’è da sapere: date e categorie

Una nuova operazione del Governo Draghi per sostenere le famiglie italiane e non solo. Il bonus in questione è ormai una certezza.

Nel corso dei mesi passati abbiamo visto quanto i vari governi alternatisi alla guida del paese abbiano in qualche modo provato a raddrizzare con piccoli interventi le situazioni delle singole famiglie e non solo.

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Certo non si può dire che grazie a quei particolari interventi si sia venuti fuori dalle difficoltà esistenti dalla pandemia in poi ma di certo una mano è stata in qualche modo data, anche se piccola in alcuni casi. Tra qualche settimana il tutto si ripeterà.

Il Governo Draghi insomma si appresta a varare una nuova iniziativa che di certo non lascerà indifferenti gli italiani. La misura in questione, quantificata nella cifra di 200 euro andrà a toccare praticamente qualsiasi rappresentante del tessuto sociale italiano, occupato o meno. Lavoratori autonomi, subordinati e pensionati. Percettori di reddito di cittadinanza e ai lavoratori domestici. Il Decreto Aiuti, insomma andrà a toccare milioni e milioni di italiani.

Nel mese di giugno i 200 euro in questione spetteranno ai lavoratori dipendenti, luglio invece sarà quello delle altre categorie aventi diritto alla misura. La quota, come detto si attesta sui 200 euro purchè non si superi il reddito di 35mila euro l’anno. L’estate del 2022 sarà quindi ricordata per questo discreto aiuto che il Governo Draghi ha voluto assegnare ai cittadini, pensionati compresi. Una piccola quota che potrebbe essere utilizzata, visto il periodo, anche per le vacanze estive.

Bonus 200 euro, tutto quello che c’è da sapere: le categorie che andranno a percepire la quota stabilita

Ricapitolando, la misura in questione, quantificata in ben 200 euro, di certo non una grandissima somma ma nemmeno una cifra da buttare via riguarderà milioni e milioni di cittadini italiani, occupati o meno, l’importante è che non superino la soglia dei 35mila euro di reddito annuo. Le categorie interessate dalla misura saranno quindi le seguenti:

  • pensionati, che lo riceveranno attraverso l’INPS
  • lavoratori dipendenti (compresi colf, badanti, lavoratori domestici)
  • lavoratori autonomi, che avranno un istituito un fondo speciale
  • disoccupati e percettori del reddito di cittadinanza

Chiarita la questione del pagamento in due diversi mesi va inoltre specificato che nel caso di disoccupati e cassintegrati a zero, tali dal prossimo mese di giugno, la quota prestabilita sarà versata direttamente da Inps con l’erogazione del di luglio.

Per quel che riguarda, ad esempio, i lavoratori dipendenti c’è da dire che la misura sarà versata direttamente in busta paga. I datori di lavoro dovranno automaticamente riconoscere la stessa misura ai propri dipendenti. Nel caso si dovesse per errore erogare l misura a chi non ha diritto per questioni legate al reddito, cosi come previsto dalla bozza del decreto legge si potrà recuperare tale quota in un’unica soluzione o in otto rate mensili.

Una misura insomma che di certo farà sorridere i lavoratori italiani, cosi come anticipato e non solo loro. Estesa praticamente a tutti, impegnati o meno nel quotidiano impegno lavorativo. Pensionati, cassintegrati, tutti insomma avranno la possibilità di godere dello stesso trattamento. In tal senso si avrà quindi un livellamento del concetto generale che guida la misura, cosi come di fatto accaduto lo scorso anno con numerose altre misure di natura economica.

In questa fase, quindi, il Governo Draghi fa sentire la sua presenza accanto ai cittadini. Il momento buio che si attraversa, tra la crisi innescata ed ancora presente dalla pandemia di covid ed i venti di guerra che soffiano da est con relativi aumenti di praticamente ogni genere di prezzo la situazione si fa insostenibile in molti casi. Oggi, insomma, almeno per un po’ il problema potrebbe essere risolto, ma dopo? Questo è quello che si chiedono gli italiani, forse più di ogni altra cosa.

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