Bonifico, se viene “segnalato” occorre agire immediatamente per evitare un’accusa di frode

Avere un bonifico segnalato significa essere nel mirino del Fisco. In tal caso sarà necessario agire velocemente per dimostrare la legalità del trasferimento di denaro.

Eventuali segnalazioni di un bonifico potrebbero portare a rigidi controlli da parte del Fisco. Chi agisce correttamente, però, potrà risolvere facilmente la problematica.

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I mezzi di pagamento elettronici sono consigliati per evitare controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Tenere sotto controllo i movimenti di denaro tra contribuenti è, infatti, una missione volta a combattere l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. La lotta è sostenuta parallelamente al disincentivo dell’utilizzo dei contanti in modo tale da poter più facilmente verificare le transizioni e appurare con certezza sia la provenienza che la destinazione dei soldi. Bancomat, carta di credito, assegni e bonifici sono i mezzi elettronici più utilizzati dai cittadini ma non occorre pensare che il loro uso allontani qualsiasi problema con il Fisco. Un bonifico, ad esempio, potrebbe essere segnalato e ciò significherebbe una sola cosa, guai.

Bonifico segnalato, quando accade e come recuperare

Un bonifico è una transazione di denaro da un conto corrente all’altro facilmente verificabile inserendo la giusta causale. La facilità di spostamento e controllo consente di far transitare ingenti somme di denaro senza che si debbano rispettare precisi limiti massimi. Ciò non significa abbassare l’attenzione sui comportamenti da mettere in atto durante la compilazione del bonifico stesso.

Particolare diligenza è richiesta nell’inserimento della causale che spiega il motivo del trasferimento del denaro. Anche in caso di segnalazione con conseguenti verifiche, infatti, una causale chiara e dettagliata permetterà al Fisco di annoverare la transazione come operazione perfettamente legale facendo cadere ogni dubbio di frode. La causale, dunque, rappresenta un indizio fondamentale che gli organi competenti possono utilizzare per accertare che il movimento non rappresenti un’evasione fiscale oppure riciclaggio di denaro.

Chi fa la segnalazione e come comportarsi

L’Unità di Informazione Finanziaria è l’organo competente incaricato di effettuare controlli periodici sulle transazioni rientranti nei circuiti elettronici. Sarà compito dell’UIF, dunque, monitorare i bonifici che verranno segnalati dalla banca e discernere le indicazioni corrette da quelle prive di fondamento. Gli istituti di credito sono i primi ad inviare una segnalazione che spesso parte per il superamento di un certo importo, 5 mila euro. Pur non essendoci limiti nel trasferimento di denaro mediante il mezzo elettronico, infatti, le transazioni di elevato importo fanno scattare i controlli. Per questo motivo indicare con una chiara causale il motivo alla base dello spostamento dei soldi è fondamentale per chiudere le verifiche il prima possibile.

Il bonifico segnalato richiederà al correntista di fornire prove fiscali a sostegno dell’operazione effettuata per dimostrare di non aver agito fuori dai circuiti della Legge. Se gli organi competenti dovessero accettare la spiegazione la segnalazione cadrebbe. In caso contrario gli accertamenti continuerebbero e potrebbero portare all’erogazione di sanzioni e provvedimenti non piacevoli.

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