Perdere soldi, no grazie! I consigli per un rifornimento in sicurezza

Perdere soldi, nessun automobilista vuole spendere inutilmente denaro durante il rifornimento. Il costi del carburante sono già alti e un buco nel portafoglio non è ammissibile.

Scopriamo alcuni pratici consigli da mettere in atto prima del rifornimento di benzina o diesel per non perdere soldi e diminuire ulteriormente il budget mensile.

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Le spese da affrontare nel quotidiano sono numerose. Si aggiungono, poi, le bollette, la rata del mutuo mensile, l’affitto per non parlare delle spese impreviste come quelle legate alla rottura improvvisa di un elettrodomestico. I soldi in uscita sono spesso superiori rispetto alle entrate e attingere ogni volta ai risparmi significa rischiare di rimanere con il conto in rosso a lungo andare. E’ bene, dunque, cercare di risparmiare il più possibile su vari fronti mettendo in pratica dei trucchi. Per quanto riguarda il carburante, per esempio, occorre seguire alcuni consigli se non si vogliono perdere soldi.

Perdere soldi dal benzinaio, come evitare una fregatura

Il periodo dei rincari sembra non cessare. La pandemia e la guerra in Ucraina hanno peggiorato una situazione economica già in crisi e le conseguenze gravano sui contribuenti. Le spese sono eccessive, i prezzi alle stelle e gli aiuti del Governo sembrano non essere sufficienti per allontanare il pericoloso aumento delle famiglie vicine alla soglia di povertà. I cittadini per cercare di non finire sul lastrico o sommersi dai debiti si rimboccano le maniche e “inventano” trucchi di risparmio che a volte sono realmente efficaci ma che in altri casi si rivelano sbagliati con la conseguenza di perdere altri soldi. Alle volte, poi, la ricerca del risparmio porta dritti tra le braccia di truffatori.

Poniamo il caso del rifornimento di carburante. Gli automobilisti cercano il distributore più economico, cercano le pompe bianche, utilizzano uno stile di guida che riduce i consumi. Sono escamotage giusti ed utili ma occorre prestare molta attenzione alla pompa utilizzata. La Guardia di Finanza ha riscontrato, infatti, numerose anomalie negli ultimi anni. Gli acquisti del gasolio da aziende agricole e gestori di condomini sono due delle truffe individuate. L’olio più viscoso e non raffinato è un rischio per le auto perché danneggia il motore e tanti automobilisti sono rimasti, così, fregati dalla ricerca del risparmio.

L’ultima truffa da conoscere

L’aumento dei prezzi grava sugli automobilisti ma grava allo stesso modo sui proprietari dei distributori di carburante. I meno onesti risolvono il problema dei rincari allungando la benzina o il diesel con l’acqua. Parliamo di un atto illegale che rovina nel tempo il motore del veicolo.

E’ fondamentale, dunque, riuscire a capire se il pieno è di carburante oppure di un mix tra carburante e acqua. Non si tratta di residui minimi che potrebbero essere legati al lavaggio dei serbatoi, ma di quantitativi eccessivi connessi ad una truffa. Il primo segnale d’allarme è dato da un’attesa nella messa in moto della macchina. Se il motore non si avvia subito occorre insospettirsi. Un secondo segnale è la presenza di un rumore dopo aver messo la marcia e aumentato la velocità in seguito al rifornimento di carburante. Per togliere ogni dubbio sarà necessario effettuare una prova pratica.

La prova del nove

La prova del nove prevede il prelievo di un piccolo quantitativo di carburante quando la spia rossa si accende. Il carburante deve essere messo, poi, in una tanica o altro contenitore trasparente. A questo punto basterà osservare. L’acqua tende a rimanere sul fondo mentre il carburante a galleggiare dato che ha una minore densità. Se si dovesse rilevare un’eccessiva presenza di acqua sarà necessario svuotare del tutto il serbatoio e pulirlo accuratamente. Sapendo con certezza qual è stato il distributore che ha erogato acqua e carburante si potrà denunciare l’accaduto alla Guardia di Finanza.

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