Niente Bollo auto per 5 anni: a chi spetta il lustro fortunato

Esenzione quinquennale per i veicoli elettrici e, forse, anche per quelli ibridi. Controllate il sito dell’Aci: il Bollo auto potrebbe (provvisoriamente) saltare.

 

Sarebbe inutile, al momento, cercare una quadra complessiva sul Bollo auto. Si tratta infatti di una tassa regionale, variabile a seconda delle amministrazioni che governano una determinata area del nostro Paese.

Bollo auto non pagato
Foto © AdobeStock

Le uniche norme nazionali riguardano le possibilità di esenzione, a meno che non vi siano delle direttive specifiche adottate dalle amministrazioni territoriali. Particolarmente interessante la normativa che esclude i possessori di un certo tipo di veicoli dal pagamento della tassa per i primi cinque anni successivi all’immatricolazione. Si tratta dei proprietari delle auto elettriche, in quanto tale misura è stata pensata per incentivare l’acquisto di veicoli sostenibili e ridurre, in tal modo, l’impatto dei gas di scarico sull’atmosfera. Stesso discorso, in termini generali, anche per le auto ibride. Per quest’ultime, però, bisogna considerare alcune variazioni di Regione in Regione.

Il concetto di fondo è sostanzialmente lo stesso, seppure con qualche accorgimento a seconda del territorio. Del resto, anche gli interventi sulla qualità dell’aria vengono applicati in base alle singole situazioni. Tuttavia, il piano sostenibile riguarda un vasto numero di campi, in primis quello dell’automotive. A ogni modo, per chi acquista un’auto ibrida, sarà necessario recarsi sul portale dedicato dell’Automobile Club d’Italia (Aci) per verificare se, nel proprio territorio, siano presenti delle esenzioni per questo tipo di vettura. Di fatto, è proprio l’Aci che gestisce il pagamento del Bollo auto, indicando per questo anche le eventuali agevolazioni.

Auto elettriche e ibride: come cambia il Bollo auto

L’esenzione quinquennale sarà di fatto un incentivo concesso a chi sostiene spese più ingenti per poter acquistare un’auto a basso impatto ambientale. Tuttavia non è l’unico affrancamento dal Bollo auto. Anzi, per la verità esistono esenzioni anche più lunghe, alcune addirittura definitive. Niente che però possa far propendere a credere in una cancellazione generalizzata, equivoco capitato spesso durante la pandemia. I provvedimenti adottati per attenuare la crisi economica portata dal Covid-19, fra cui la cancellazione di vecchie cartelle esattoriali riferibili proprio al Bollo auto, avevano indotto più di qualcuno a ritenere una sospensione almeno provvisoria della tassa sull’automobile, salvo poi doversi ricredere.

Le uniche esenzioni vigenti, infatti, riguardano i proprietari di veicoli che hanno una disabilità sostenuta dalle agevolazioni della Legge 104, oltre che le vetture con più di trent’anni e non per uso professionale. Le Regioni, poi, possono decidere di applicare decurtazioni e altri interventi mirati, variabili a seconda del territorio e delle auto. Sta di fatto che il Bollo resta una tassa obbligatoria. Ed evitare di onorarla potrebbe portare conseguenze estremamente pesanti, dalle semplici sanzioni con interessi aggiunti al fermo amministrativo del veicolo. Meglio non rischiare.

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