Prestiti, e se succede tra parenti? Ecco come impedire al Fisco di intervenire

I tempi che viviamo non rappresentano di certo il massimo sotto molti punti di vista. Spesso, purtroppo capita di avere bisogno di soldi.

Negli ultimi tempi la crisi divora sempre più condizioni, situazioni apparentemente serene e tanto altro. C’è chi perde il lavoro, chi vede arenarsi la propria attività. Momenti difficili insomma che richiedono sempre più spesso nuove somme di denaro per provare ad aggiustare le cose o addirittura temporaneamente a sopravvivere. Come si fa in certi casi? Spesso pur di non rivolgersi a banche o finanziarie si chiede aiuto in famiglia.

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Cosi come anticipato conosciamo i tempi in cui viviamo, spesso tutto va a rotoli in pochissimo tempo senza nemmeno darci il tempo di comprendere ciò che realmente sta accadendo. In casi come questi, in cui ad esempio si perde il lavoro oppure si vede la propria attività letteralmente soffocare non c’è tantissimo da fare non richiedere un prestito. Non potendo offrire determinate garanzie e con il timore di rischiare ben altro i potrebbe essere propensi ad evitare banche e finanziare ed optare per una soluzione per cosi dire interna.

Chiedere un prestito in famiglia insomma, magari presso un parente stretto o meno che ha maggiori disponibilità economiche. In certi casi però c’è un rischio oggettivo che potrebbe sorgere che riguarda proprio il passaggio di soldi magari da un conto all’altro. Come si giustifica il tutto? Come si fa a dimostrare ad esempio che non si tratti di una prestazione lavorativa, magari condotta in nero? Le strade da percorrere in certi casi possono essere ad ogni modo relativamente semplici, per non impaccare nelle rigide maglie del Fisco.

E se succede tra parenti? Ecco come comportarsi e quali strade prediligere

Uno dei problemi che potrebbero sorgere nel momento successivo all’erogazione del prestito da parte di un parente potrebbe riguardare in qualche modo la mancata restituzione della stessa somma di denaro. In quel caso l’operazione da eseguire per sistemare in qualche modo le cose potrebbe essere quella di un accordo scritto, una scrittura privata insomma in cui certificare creditore e debitore e tutelarsi insomma in caso di mancato adempimento degli impegni presi.

Altro discorso riguarda poi la modalità stessa di trasferimento del denaro in questione. Di fronte ad una scrittura privata, da registrare ad ogni modo presso l’Agenzi delle entrate, sarebbe preferibile fare in modo che tutti i pagamenti siano in qualche modo riscontrabili, visibili, si consiglia quindi di utilizzare come mezzo di trasferimento il bonifico bancario. In questo modo non si avrebbero difficoltà a dimostrare tutta l’operazione eventualmente al Fisco. Chiaramente se si tratta di parenti conviventi, se l’operazione riguarda ad esempio padre e figlio una maggiore informalità potrebbe ad ogni modo essere consentita tra le varie dinamiche.

Concludendo, tirando in qualche modo le somme possiamo affermare che per questo genere di situazioni, un prestito in famiglia quindi, le vie percorribili per non avere problemi futuri con il Fisco sono sostanzialmente tre:

  • Registrare un contratto, tranne che nel caso ad esempio di genitori e figli. Certificare il tutto può soltanto rappresentare un vantaggio e tutelare entrambe le parti.
  • Pagamenti con bonifici, nel caso di un contratto stipulato chiaramente la via migliore sarebbe quella del pagamento delle varie somme attraverso lo strumento in questione. La prova degli avvenuti pagamenti in entrambi i casi può semplificare eventuali controlli.
  • Situazioni diverse potrebbero poi portare ad altri tipi di atteggiamenti ove proponibile una forma di accordo meno formale. In certi casi insomma l’impegno può essere preso verbalmente per la reciproca fiducia o il particolare rapporto tra le parti.

Le strade insomma per evitare fastidiosi controlli fiscali esistono. La nostra posizione può essere eventualmente chiarita utilizzando tutti gli accorgimenti necessari. Obbligati ed in qualche modo consigliabili considerata la particolare situazione, comprendendo anche eventuali scenari futuri. Prestare soldi in famiglia insomma si può, seguendo le dovute, necessarie precauzioni.

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