Tasse non pagate, riscossione coattiva: come evitare di perdere tutto

Tasse non pagate, la soluzione per evitare la riscossione coattiva esiste ed è accettata dal Fisco. Scopriamo quali sono i passi da compiere per non perdere i propri beni.

I cittadini in difficoltà che non riescono a pagare le tasse alla scadenza possono fare domanda di dilazione per saldare i debiti con tempistiche più lunghe.

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Avere i debiti con il Fisco è un’esperienza indesiderabile ma, alle volte, dettata da circostanze complicate. Un’azienda in difficoltà, ad esempio, potrebbe dover scegliere se pagare lo stipendio ai dipendenti oppure se corrispondere una o più imposte all’Agenzia delle Entrate. Scegliendo la prima opzione non si diventa automaticamente evasori fiscali. La complessità di una situazione economicamente problematica è riconosciuta e, di conseguenza, viene data l’occasione di saldare la somma dovuta con un piano di dilazione specifico. In questo modo si concede ai debitori di evitare la riscossione coattiva a condizione che il piano venga rispettato.

Tasse non pagate, dire no alla riscossione coattiva

In caso di tasse non pagate è possibile allontanare la riscossione coattiva chiedendo una rateizzazione delle somme da corrispondere. Per riscossione coattiva si intende il procedimento messo in atto dall’amministrazione finanziaria nel momento in cui pretende un pagamento relativa ad un’imposta non corrisposta nei tempi indicati. La notifica di un debito viene inoltrata tramite cartella esattoriale, un primo avviso di pagamento che se non accolta farà scattare un’iter poco piacevole che porterebbe a situazione di reale gravità. Parliamo, ad esempio, del fermo dell’auto oppure del pignoramento dei beni, mobili e immobili. La casa, la pensione, il conto corrente, tutto è a rischio una volta iniziata la procedura di riscossione coattiva. Per evitare che accada il peggio, è bene regolarizzare il prima possibile la propria posizione nei confronti del Fisco.

Il pagamento a rate, come avviene la richiesta

Nel momento in cui il contribuente riceve la cartella esattoriale potrà conoscere la somma complessiva dovuta all’Agenzia delle Entrate. A questo punto ha due strade; la prima prevede il pagamento dell’importo in un unico versamento, la seconda consiste nella richiesta di rateizzazione del debito. Il piano di pagamento è richiedibile anche online accedendo al portale dell’Agenzia di Riscossione con le proprie credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).

Il cittadino con debiti inferiori a 60 mila euro potrà chiedere un piano di dilazione fino a 6 anni in modo tale da ottenere rate sostenibili da corrispondere mensilmente. In casi particolari, poi, è possibile che il Fisco conceda la dilazione in dieci anni con ben 120 rate mensili. In conclusione, in caso di tasse non pagate è consigliabile avanzare subito richiesta di rateizzazione della somma in modo tale da non arrivare alle conseguenze più estreme come pignoramenti e fermi amministrativi.

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