Legge 104, come andare in pensione a 56 anni secondo il Comma 1

I titolari di Legge 104 se lavoratori dipendenti pubblici possono andare in pensione anticipata solamente rispettando due condizioni.

I lavoratori dipendenti del settore pubblico possono fare riferimento alla riforma del 1996 di Gianfranco Dini per chiedere forme di pensionamento alternative alla pensione di invalidità.

Legge 104 pensione 56 anni
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I titolari della Legge 104 possono richiedere numerosi benefici ed agevolazioni in base alla percentuale di invalidità riconosciuta e alla patologia di cui soffrono. Gli aiuti del Governo e dell’INPS sono sia economici che assistenziali. Si pensi all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario o del bollo auto, della possibilità di acquistare beni con la detrazione del 19% oppure con l’IVA agevolata al 4% oppure all’indennità di accompagnamento. In mezzo a tante misure troviamo, poi, delle particolari direttivi riguardanti la pensione e la possibilità di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. I lavoratori dipendenti pubblici non possono accedere alla pensione di invalidità ma hanno altre due opzioni a cui fare riferimento.

Legge 104 e pensione, l’inabilità totale

Le pensioni legate all’invalidità sono due per i dipendenti pubblici e, dunque, per docenti, personale ATA e tutti coloro che lavorano nella Pubblica Amministrazione. Il riferimento è alla pensione di inabilità totale e alla pensione di inabilità permanente. Iniziamo approfondendo la prima tipologia che prevede il riconoscimento dell’inabilità totale con la maturazione di 15 anni di servizio oppure 14 anni, 11 mesi e sei giorni. I dipendenti dovranno inoltrare richiesta di controllo dell’inabilità alla prosecuzione del servizio sottoponendosi alla valutazione di una Commissione medica di verifica. Se verrà riconosciuta una inabilità superiore al 74% allora il lavoratore potrà ottenere il riconoscimento di una maggiorazione massima di cinque anni di contribuzione. La normativa, dunque, stabilisce che al dipendente pubblico titolare di Legge 104 con inabilità totale spettano due mesi di contribuzione aggiuntiva per ogni anno di servizio per un massimo di cinque anni. L’obiettivo è raggiungere i 40 anni per andare in pensione anticipata.

Inabilità permanente, cosa sapere

Nel momento in cui la Commissione medica di verifica dovesse arrivare al riconoscimento della malattia invalidante appurando che le capacità lavorative del dipendente sono ridotte ma presenti, la normativa stabilisce che il lavoratore deve essere assegnato a nuove mansioni più idonee alla sua condizione. Qualora non fosse possibile trovare una mansione adeguata, scatterebbe il pensionamento anticipato.

Condizione da rispettare è il raggiungimento di specifici requisiti contributivi ossia 14 anni, 11 mesi e sei giorni. E’ possibile che specifici settori lavorativi richiedono un’età di servizio differente, spesso non inferiore ai 15 anni e, alle volte, ai 20 anni come nel comparto sanità ed Enti locali. In tutti i casi, poi, secondo la Legge è obbligatorio aver versato minimo tre anni di contributi nei cinque precedenti all’inoltro della domanda di pensione anticipata.

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