Lavoro in nero: in arrivo una nuova arma per contrastarlo

Il lavoro in nero nel mirino dell’Ispettorato nazionale del Lavoro. L’arma vincente sarà un portale unico nazionale approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 aprile 2022.

L’obiettivo è contrastare il lavoro in nero e l’arma da utilizzare è un nuovo Portale Unico il cui progetto è stato approvato nell’ultimo Decreto Legge.

lavoro in nero
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Il lavoro in nero è una piaga della società che il Governo ha l’obiettivo di contrastare per poter aumentare le entrate statali. Questa tipologia di lavoro inganna, dunque, lo Stato ma è svantaggioso anche per chi lo svolge sebbene, troppo spesso, sia un compromesso da accettare per avere un’entrata mensile. In un mondo ideale la lotta al lavoro in nero andrebbe di pari passo con incentivi alle assunzioni regolari e con un aumento di offerte di lavoro part time e full time rivolte ad ogni categoria sociale. Siamo ben consapevoli che il nostro mondo non è perfetto ma, con la speranza di un cambiamento in mente, cominciamo a capire in che modo verrà contrastato il lavoro irregolare.

Lavoro in nero e Portale Unico

Nell’ottica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è stato approvato dal Consiglio dei Ministri un Decreto Legge che stabilisce la fattibilità di un Portale Unico Nazionale – meglio definito come Portale Nazionale del Contrasto al Lavoro Sommerso – volto a contrastare il lavoro in nero. La gestione spetterà all’Ispettorato Nazionale del Lavoro che analizzerà i risultati ottenuti in accordo con il personale ispettivo dell’INPS, dell’INAIL, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

I dati che confluiranno saranno relativi ai verbali ispettivi e ad ogni provvedimento consequenziale all’attività di vigilanza esercitata dagli enti preposti. Ad oggi non si conosce la data esatta in cui il Portale verrà attivato. Il Tavolo Tecnico per l’approvazione del PNRR è stato insediato dal Ministro Orlando e come data ultima per la presa di tutte le decisioni in merito è stata segnalata il 15 ottobre 2022.

Il portale e le assunzioni

Una buona notizia è la necessità di assumere personale che si occuperà del Portale Unico a diversi livelli. Verranno probabilmente attivati dei concorsi con procedure differenti in base all’incarico da ricoprire. Per i ruoli non dirigenziali occorrerà affrontare una prova scritta a contenuto teorico e pratico e una prova orale che servirà per attestare la conoscenza di una lingua straniera.

E’ possibile che prima dell’esame si debba affrontare una preselezione che potrebbe essere effettuata da imprese e soggetti specializzati capaci di svolgere una selezione specifica al fine di individuare i candidati che soddisfano pienamente i requisiti necessari per svolgere adeguatamente i compiti assegnati in caso di assunzione. Verranno valutate anche le competenze informatiche e le capacità di utilizzo dei social media e dei mezzi di informazione. Le indicazioni citate sono riferite a qualsiasi concorso pubblico attivato per le assunzioni nella PA e si pensa possano essere richieste anche in caso di assunzione per la gestione del nuovo Portale contro il lavoro sommerso.

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