Tirocinio, cosa bisogna sapere: come funziona, durata e retribuzione

Andiamo a vedere come funziona il contratto di tirocinio o di stage come dir si voglia. La guida completa su tutti gli aspetti ad esso correlati 

Come funziona per quanto riguarda la durata, gli orari di lavoro, il diritto alle ferie e i permessi. Tutte le novità inserite nella legge di Bilancio.

Tirocinio
Fonte Adobe Stock

Il tirocinio o stage (sono sinonimi, cambia solo la derivazione linguistica) è un periodo di formazione svolto presso una determinata azienda da parte di un giovane lavoratore. L’obiettivo in questa fase è acquisire le competenze utili allo svolgimento di una determinata attività per poter essere più completi ed appetibili sul mercato.

Non si può definire come un vero e proprio rapporto di lavoro per questo in alcuni casi non viene pagato (più comprensibile per quelli effettuati durante il periodo universitario, detti anche curriculari). Un aspetto ingiusto perché così facendo non si incentivano le risorse a disposizione, che seppur volenterose di imparare, non possono proprio non badare ad un ritorno economico.

Tirocinio: come funziona e retribuzione prevista

Questo è solo uno degli aspetti non propriamente comprensibili della tematica. Va innanzitutto chiarito di che tipologia di stage si tratta. Se per quelli curriculari la situazione è già chiara, meritano una piccola menzione quelli extracurriculari o professionali.

Entrambi servono per agevolare le scelte professionali dei giovani attraverso una fase di formazione. Nel primo caso spesso e volentieri vengono disciplinati dalle Regioni o dalle Province autonome, nel secondo invece sono dei veri e propri periodi di praticantato utili per accedere a degli albi di categoria.

Passando agli aspetti meramente economici, è prevista un’indennità di partecipazione che non può essere inferiore a 300 euro lordi mensili. Questo aspetto però è a discrezione di ogni ente regionale. Ad esempio nel Lazio questo importo non può andare al di sotto degli 800 euro al mese.

Durata e orari di lavoro

La durata può essere variabile e va da 6 mesi per il tirocinio formativo ed orientativo fino a 12 mesi nel caso di stage di inserimento o reinserimento al lavoro. Per i soggetti disabili non si può invece andare oltre i 24 mesi. Gli orari di lavoro devono essere ricompresi tra le 20 e le 40 ore settimanali. Sono concessi quindi anche part-time, sia verticali che orizzontali.

Ferie, permessi e contributi

Il lato negativo è che non essendo a pieno titolo un lavoro, non è previsto il versamento dei contributi e non è possibile maturare permessi, ferie e percepire indennità. Ad ogni modo la legge di Bilancio 2022 stabilisce che entro 6 mesi bisogna definire le linee guida da seguire per il corretto svolgimento dei tirocini extra-curriculari, onde evitare situazioni di abuso. 

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