Auto, mai fermarsi senza motivo: l’incubo delle strade ci sta aspettando

Da troppo tempo ormai si vive con la scomoda e spiacevole sensazione di poter essere truffati da un momento all’altro.

Quello che succede negli ultimi tempi è qualcosa di assolutamente incredibile. Ci troviamo spesso a dover considerare l’ipotesi di poter essere truffati letteralmente in ogni momento. Oggi insomma il rischio più grande è quello di cadere in trappola nel momento in cui tutto sembra andare nel modo giusto, nella realtà, quella fisica, oppure sul web. Ecco come.

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Il tema centrale degli ultimi tempi, quello intorno al quale in pratica gira spesso la cronaca con fatti che volentieri eviteremo di affrontare è tutto incentrato sulla sicurezza. In questa specifica condizione ricade praticamente la maggior parte di ciò che avviene sul web e purtroppo anche tanto di ciò che può accadere dal vivo, nella sfera per cosi dire reale, quella fisica insomma. Ci troviamo spesso di fronte e a veri e propri pericoli più o meno consistenti.

Abbiamo letto in questi giorni di quanto possa essere dura la vita di un anziano che vive da solo. In quei casi spesso arriva qualcuno, un malintenzionato di solito pronto ad approfittare della situazione. Le cronache ci raccontano insomma di quanto sia facile intrufolarsi con una scusa in casa di chi vive da solo, facendo riferimento a parenti bisognosi di soldi, acquisti da saldare oppure addirittura spacciandosi per falsi operatori di aziende che gestiscono ad esempio il servizio idrico o elettrico. I rischi in questi casi sono davvero molto alti.

Mai fermarsi senza motivo: ecco perchè non è il caso di seguire consigli sbagliati in auto

Uno dei raggiri più diffusi negli ultimi tempi oltre a quelli del web che sappiamo attivarsi attraverso contenuti ambigui veicolati tramite mail o sms, è quello che riguarda il finto scontro in auto, finti incidenti insomma. La trama del raggiro, se cosi può essere definita è molto semplice. I malintenzionati individuano l’automobile della vittima ed una volta avvicinatosi, non del tutto, lancia sassolini o oggetti che in qualche modo possono provocare un rumore udibile da chi è al volante. A quel punto scatta la seconda fase.

A quel punto sempre i malintenzionati avvicinano ulteriormente la propria vettura a quella della vittima invitandola a fermarsi. A quel punto si fa riferimento ad una fantomatica collisione tra le due vetture, mostrando ad esempio uno specchietto frantumato, con relativa richiesta di risarcimento danni. In molte occasioni la vittima pur di uscire dalla situazione scomoda, nel dubbio, paga piccole somme per liberarsi della potenziale seccatura. In altri casi invece si fa riferimento ad avvocati, assicurazioni e quant’altro. A quel punto però, nella maggior parte dei casi gli stessi malintenzionati vedendo complicarsi la situazione vanno via.

Uno dei consigli in questi casi è proprio quello di chiamare in causa le assicurazioni, proprio per far scappare, di fatto, i malintenzionati. La realtà dei fatti insomma vedere sempre più probabile il rischio per gli automobilisti di incappare in situazioni del genere. Di questi tempi quindi è sempre più complicato mettersi al volante sperando di non incappare nelle mira di truffatori senza scrupoli. I rischi ci sono e sono anche abbastanza evidenti. Gli automobilisti dalla loro hanno la consapevolezza di non lasciarsi abbindolare da sconosciuti senza un apparente motivo.

La truffa corre veloce insomma, anche se non sempre a tutto gas, anzi, tutt’altro. Attenzione ai falsi richiami insomma e considerare sempre l’ipotesi di poter essere raggirati da un momento all’altro, purtroppo.

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