Fai il sondaggio e ritira i soldi: funziona davvero?

Un sistema infallibile per chi dall’altra parte si diverte a mettere nei guai onesti cittadini che spesso non si rendono conto di certi rischi.

Oggi, cadere vittima di particolari truffe non è certo la cosa più improbabile di questo mondo, anzi. Negli ultimi tempi certe tecniche risultano in qualche modo essersi affilate sempre di più. Si arriva in un certo senso ad entrare all’interno della logica criminale senza quasi nemmeno rendersene conto. E’ quella logica che ha creato la scena della truffa. Entrarci vuol dire esserne vittima.

truffa inps finto rimborso
Foto © AdobeStock

In precedenza abbiamo per sommi capi introdotto una dinamica che purtroppo è diventata in un certo senso una vera e propria piaga, qualcosa che ad oggi interessa purtroppo milioni e milioni di cittadini, che potrebbe rappresentare un rischio concreto per questi cittadini che in un modo o nell’altro riescono, anche se non sempre, a starne alla larga. Ci troviamo dunque costretti a comprendere quali siano certe logiche e come entrano in contatto con l’utente giorno dopo giorno.

Mail, sms, finti approcci da parte di nomi altisonanti, chiaramente anch’essi vittime inconsapevoli al fine di destare nella vittima potenziale quella curiosità utile a fargli fare, in fin dei conti ciò che si vuole. E cosi ci si inventa un fantomatico concorso, un gioco a premi, una problematica magari legata alla propria banca, tutto ciò che può costringere la vittima a fornire informazioni personali spesso addirittura bancarie. Uno dei messaggi che ultimamente circola in rete e colpisce le caselle mail di milioni e milioni di cittadini riguarda una fantomatica promozione targata Mediaworld.

Fai il sondaggio e ritira il premio: Mediaworld prende le distanze dalla truffa che utilizza il suo nome

Mediaworld messaggio truffa

La stessa azienda, cosi come si diceva in precedenza ha in passato dovuta ricorrere alla vera e propria presa di posizione con la diffusione di un comunicato stampa in cui si invitavano gli utenti a fare massima attenzione alle false comunicazioni che sul web girano a nome Mediaworld: “Desideriamo richiamare l’attenzione di tutti i nostri clienti e del pubblico in generale che è in corso una truffa online da parte di ignoti che utilizza illecitamente il marchio MediaWorld sul WEB, su Facebook e via messaggi SMS. – si legge sul sito ufficiale dell’azienda – Soggetti non autorizzati invitano attraverso i canali di cui sopra i clienti ad aderire ad una fantomatica promozione inviando a nome dell’azienda messaggi ingannevoli che comunicano una falsa vincita a seguito di un estrazione che riporta un link ad un sito non di proprietà dell’azienda al fine di sottrarre al cliente i propri dati personali”.

Il contenuto del messaggi, della comunicazione insomma invita gli utenti a partecipare ad un fantomatico sondaggio. Per parteciparvi chiaramente bisogna cliccare sul link presente puntuale in basso. Una volta concluso il messaggio la promessa di un premio davvero esclusivo. Chiaramente molti utenti cascano nella rete e rischiano poi addirittura di consegnare ai malintenzionati coordinate bancarie e quant’altro semplicemente perchè richieste. La truffa insomma è tutta qui, agisce di fatto in questo modo. Una volta scoperto l’inganno potrebbe essere, realisticamente parlando troppo tardi.

Il raggiro insomma è servito, e spesso, purtroppo a niente valgono le indicazioni delle aziende indirettamente colpite. Spesso addirittura gli istituti di credito o Poste Italiane in prima persona hanno provato a tenere lontani i propri clienti da certi raggiri, spiegando per filo e per segno il modo in cui avvengono, di fatto, alcune operazioni. Oggi, la prevenzione è possibile certo, ma occorre in primo luogo una decisa fermezza da parte degli utenti, da parte dei cittadini. Attenzione nel leggere e nel recepire certi messaggi. Attenzione nel considerare rischiosa una determinata operazione. La truffa è praticamente ovunque, il rischio, nel concreto, si annida potenzialmente in ogni angolo. La massima allerta quindi è d’obbligo.

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