Spid e patente, la burocrazia taglia fuori gli anziani: come salvarsi

Molte persone anziane rischiano di avere seri problemi in sede di rinnovo patente. Quali sono i possibili scenari dopo i cambiamenti entrati in vigore dal 1 aprile

A tal proposito spicca il caso di un signore di 81 anni che aveva espletato positivamente tutte le pratiche previsto ma è poi stato bloccato.

Rinnovo patente
Fonte Adobe Stock

Il rinnovo della patente è un passaggio indispensabile per molte persone, che magari vivendo lontane dai grandi centri hanno per forza bisogno di un mezzo proprio per potersi spostare.

Lo stesso dicasi per coloro che sono più avanti con l’età e che fortunatamente hanno ancora le capacità fisiche e psichiche per potersi spostare autonomamente in strada. In questi casi però a tarpare le ali agli anziani è un altro problema, che può diventare insormontabile.

Rinnovo patente: ecco perché gli anziani potrebbero non riuscire ad ultimare la procedura

Dal 1 aprile 2022 infatti è obbligatorio pagare i diritti alla Motorizzazione e al Ministero delle Finanze tramite il canale PagoPa, raggiungibile tramite Spid dal portale della Motorizzazione civile. 

Una prassi che per i più giovani, ormai figli della tecnologia, è piuttosto irrisoria, ma che per chi ha qualche anno in più può diventare un macigno insormontabile. Basti pensare ad un signore di 81 anni di Trento che aveva ottenuto il benestare per il rinnovo per poi essere bloccato per via di questa nuova prassi.

Gli sono stati restituiti i bollettini già pagati dopo l’idoneità ottenuta dai medici e l’impiegato allo sportello della motorizzazione lo ha invitato a farsi aiutare da figli o nipoti. Un episodio davvero increscioso che potrebbe estromettere chi magari vive da solo e non avendo giustamente queste conoscenze non può rinnovare la patente. 

Un vero e proprio paradosso a pensarci. Una persona ritenuta in grado di guidare nonostante l’età avanzata, non può farlo perché è stata rimossa la via principale di pagamento.

Giusto il progresso tecnologico e lo snellimento delle pratiche, a patto però che la transizioni badi anche alle differenze generazionali. Non sarebbe più semplice far coesistere entrambi i canali di pagamento? Qual è il problema nel consentire a chi non è avvezzo a questi strumenti di recarsi alle poste o all’ACI con i classici bollettini? A livello pratico  nessuno.

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