Regalare soldi ai figli in modo legale: le direttive approvate dal Fisco

Come regalare soldi ai figli senza destare l’attenzione del Fisco nel 2022? Scopriamo le modalità più sicure a livello fiscale.

Conoscere la normativa per non incorrere in verifiche e sanzioni è fondamentale quando si desidera dare del denaro ai propri figli. Il Fisco, infatti, è sempre in allerta.

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Regalare soldi ai figli è prassi comune in tante famiglie. Con la crisi economica e le difficoltà in tanti settori lavorativi capita sempre più spesso che i giovani non riescano a pagare tutte le spese. Ecco che intervengono i genitori ad aiutare nei pagamenti più onerosi procedendo con un bonifico bancario oppure con un passaggio di denaro in contanti. Ebbene, il trasferimento dei soldi è sotto costante controllo del Fisco e le verifiche sono pronte a scattare nel momento in cui si rilevano delle anomalie o non si riesce ad attribuire una giusta motivazione al passaggio di denaro. Per evitare di dover dare spiegazioni all’Agenzia delle Entrate è bene conoscere i paletti entro cui è possibile muoversi liberamente.

Regalare soldi ai figli, come procedere

Il trasferimento dei soldi è oggetto di monitoraggio da parte del Fisco e disciplinato da una rigida normativa fiscale. Per quanto riguarda il passaggio di contanti, nel 2022 occorre rispettare un limite inferiore rispetto alla soglia prevista nell’anno precedente. Dal 1° gennaio dell’anno in corso, infatti, non sono ammessi movimenti di contanti superiori a 999,99 euro. Questa direttiva vale anche con riferimento al passaggio di denaro tra genitori e figli. Superando il limite si rischiano sanzioni sia per la parte che dona sia per la parte ricevente.

Di conseguenza, per evitare i controlli del Fisco occorre procedere con mezzi di pagamento tracciabili nel momento in cui si vogliono donare 1.000 euro o cifre maggiori. Il riferimento per un regalo da genitore a figlio è al bonifico bancario oppure all’assegno. Parliamo di strumenti che consentono all’Agenzia delle Entrate il monitoraggio dei soldi e dunque di avere un chiaro quadro di riferimento della situazione reddituale delle parti interessate.

Altri metodi da conoscere

Stare sotto la soglia di 999,99 euro volendo procedere con i contanti oppure usare mezzi di pagamento tracciabili per somme superiori sono le direttive di cui tenere conto nel momento in cui si decide di dare soldi ai figli. Esiste, poi, un terzo metodo alternativo ossia la donazione indiretta. Non è un vero atto di donazione ma consente ugualmente di trasferire del denaro senza cadere nell’illegalità. Un esempio per aver chiaro di cosa si tratti fa riferimento all’acquisto di un veicolo oppure di un immobile da parte del genitore per poi intestarlo al figlio.

Allo stesso modo, è possibile procedere con una donazione di modico valore senza dover procedere con un vero atto dal notaio e senza pagare tasse. In realtà la Legge non quantifica il “modico valore” ma è consigliabile non superare la soglia limite per i pagamenti in contanti per non rischiare ammonimenti e sanzioni. E’ importante, poi, che la situazione reddituale e patrimoniale della persona che dona sia in linea con la somma donata per non far scattare nel Fisco ipotesi di denaro in nero versato, poi, al figlio.

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