Bonus acqua potabile, istituito il nuovo codice tributo: come funziona

Ecco il nuovo codice tributo per l’uso in compensazione del credito d’imposta relativo al Bonus acqua potabile istituito con la risoluzione n.17 del 1 aprile 2022

Le istruzioni utili per compilare il modello F24 che l’Agenzia delle Entrate ha spiegato all’interno del sopracitato documento.

Bonus acqua potabile
Fonte Adobe Stock

Il bonus acqua potabile o idrico come dir si voglia spetta per le spese sostenute dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Riguarda l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.

In virtù dell’alto numero di richieste, la percentuale di credito d’imposta spettante è stata ridotta. A tal proposito è stato introdotto grazie alla risoluzione numero 17 del 1 aprile 2022 il nuovo codice tributo per l’uso in compensazione del credito d’imposta. Come funziona e quali sono le indicazioni per l’uso in compensazione del bonus. 

Bonus acqua potabile: come utilizzare il nuovo codice tributo

Andando nel dettaglio, il codice da utilizzare è 6975 denominato “Credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile, articolo 1, commi da 1087 a 1089 della legge 30 dicembre 202, numero 178”. 

Nel momento in cui si compila il modello di pagamento F24 per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta, il suddetto codice è esposto nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”. Se invece il contribuente deve effettuare il riversamento dell’agevolazione, il codice va indicato nella sezione “importi a debito versati”.

Ma a quanto ammonta il bonus acqua potabile? Inizialmente era previsto al 50% delle spese sostenute e documentate. Poi la percentuale del credito di imposta spettante è stata ridotta per via delle tantissime richieste arrivare (le istanze hanno superato i 5 milioni di risorse a disposizione).

Per effetto di ciò, il beneficio spettante è pari al 30,37% dell’importo richiesto, come si legge nel provvedimento del 31 marzo dell’Agenzia delle Entrate. Coloro che usufruiscono della misura possono visualizzare il credito di imposta fruibile tramite il proprio cassetto fiscale consultabile nella propria area personale sul portale dell’ADE. Dunque, una prassi piuttosto semplice da calcolare e da espletare. Non resta che provare ad inoltrare la propria istanza per cercare di ottenere un bonus che può risultare molto utile.

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