Attenti a chi suona alla porta: questa truffa è pericolosissima

Uno dei raggiri più rischiosi, in quanto indirizzati verso anziani e persone sole. La truffa del tecnico dell’acqua colpisce a Roma (e non solo).

 

L’estate non è ancora arrivata ma non è mai troppo tardi per apprendere alcune nozioni essenziali. Perché si sa, con l’arrivo della bella stagione e meno gente in strada, le abitazioni sono decisamente più esposte al rischio di effrazione.

Truffa tecnico acqua
Foto © AdobeStock

E quindi di furto. Un mondo estremamente variegato quello delle azioni criminali, che mette a punto sempre nuove tecniche per riuscire a beffare il prossimo e ottenere in modo illecito del denaro altrui. L’estate, come detto, è uno dei periodi dell’anno più predisposti alle truffe “tradizionali”, ovvero quelle operate ai danni di anziani e persone sole. Atti criminali che, il più delle volte, vengono effettuate in modo mirato, adottando stratagemmi classici ma, purtroppo, sempre efficaci, come il fingersi dei tecnici o simulare falsi incidenti per estorcere denaro. Quest’ultimo, chiaramente, è sempre il fine ultimo. Sono i metodi a ripetersi o modificarsi, mantenendo però alcuni aspetti che possono aiutare a riconoscerli.

Una delle truffe più utilizzate è quella dei tecnici dell’acqua, o meglio, dei sedicenti tali. Un trucco fra i più utilizzati e conosciuti ma che, per l’abilità dei truffatori che lo eseguono, continua a dare risultati. Molto spesso, peraltro, i criminali si fingono dei tecnici di enti importanti, primo fra tutti Acea, intrufolandosi nelle case delle vittime con la scusa di controlli di routine da effettuare alle tubature domestiche. Una truffa particolarmente “popolare” nella zona di Roma e provincia, tanto da attirare importanti attenzioni da parte dei Carabinieri.

Truffa del tecnico dell’acqua: i precedenti

Come riferisce Roma Today, gli investigatori della Capitale, recentemente, hanno raccolto una denuncia di un uomo che sosteneva di essere stato raggirato da un uomo vestito con una tuta da idraulico e persino un cappellino, con tanto di attrezzi. Il campanello lo aveva suonato con la scusa di dover effettuare una verifica della conduttura dell’acqua, inserendovi una sonda per controllarne la salubrità. E’ apparso chiaro, però, come lo scopo della “visita” fosse decisamente altro rispetto a una semplice verifica idraulica. L’uomo, con una scusa, avrebbe convinto l’anziano a depositare gioielli, oro e denaro in una busta, per poi dileguarsi una volta uscito dalla porta di casa.

Stesso meccanismo a Marino, zona Castelli Romani, dove la vittima è stata una donna di 80 anni agganciata in strada dal criminale. In questo caso, ai fini della truffa, il sedicente tecnico si era finto dipendente di Acea, parlando di un presunto controllo idrico da effettuare con l’aiuto radio di un collega (in realtà un complice). In questo caso, però, l’invito dell’uomo a consegnare il proprio denaro non ha convinto la donna, pronta a chiamare le Forze dell’Ordine, mettendo in fuga il malvivente. Altro episodio simile è stato registrato a Labico, con vittima una donna di 95 anni. Stesso meccanismo, stessa truffa. Occhio a chi suona al campanello.

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