Spese sanitarie, addio 730: le ultime novità per i contribuenti

Il rimborso delle spese sanitarie avverrà direttamente sul conto corrente. Una rivoluzione significativa che permetterà ai contribuenti di ottenere subito indietro parte dei soldi spesi. 

Niente più modello 730 ma rimborso diretto sul conto corrente del contribuente. La notizia viaggia veloce ed è allettante per i cittadini.

spese sanitarie 730
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La riforma fiscale porta una ventata di novità in diverse direzioni. Tra le preferite degli italiani troviamo l’ipotesi – quasi una certezza – di ottenere il rimborso delle spese sanitarie sul conto corrente. Non sarà più necessario, dunque, attendere la compilazione della dichiarazione dei redditi per detrarre le spese mediche. L’idea è di un rimborso immediato nel momento in cui il pagamento viene effettuato. Il progetto prende il nome di cashback fiscale – il lancio della proposta è partito dal Movimento 5 Stelle verso la fine del 2021 – e la detrazione su conto corrente delle spese sanitarie dovrebbe essere solamente il primo passo verso l’estensione ad altri costi detraibili. Vediamo come dovrebbe funzionare.

Spese sanitarie, arriva il cashback fiscale

L’idea è di restituire direttamente e immediatamente sul conto corrente del contribuente tutte le spese sanitarie pagate con mezzi di pagamento tracciabili. Il riferimento è alle visite specialistiche, alle analisi del sangue, alle cure, all’assistenza e all’acquisto di farmaci. L’intenzione è di partire da questa tipologia di spese socio-sanitarie, più pratiche e conosciute, per allargare poi il progetto a diversi altri costi detraibili.

Naturalmente per la realizzazione della proposta sarà necessario accedere a dei fondi per garantire la giusta copertura finanziaria. Di conseguenza, dato che al momento tale disponibilità non è stata avanzata, occorrerà attendere la prossima manovra di bilancio per cercare di ottenere questa copertura e, dunque, i soldi per finanziare il cashback fiscale.

Quanto durerà l’attesa?

Il cashback fiscale è al vaglio del Governo sotto forma di emendamenti inclusi nelle riforma fiscale in atto. Il progetto dovrà essere valutato per poi passare al voto. Inizialmente è bene sapere che gli emendamenti presentati al Governo non includono tutti i dettagli dell’operazione ma solamente le linee generali. Il funzionamento pratico, dunque, si può solamente ipotizzare. Ciò che è certo è che il contribuente dovrebbe comunicare il proprio IBAN per poter ricevere l’importo della detrazione del 19% prevista sulle spese sanitarie.

E’ ipotesi plausibile, poi, che sarà lasciata al cittadino libertà di scelta sulla modalità preferita per ottenere la detrazione. Ciò significa che al momento del pagamento si potrà comunicare al farmacista oppure al personale dell’ASL o all’erogatore di servizi sanitari di volere accedere al cashbak fiscale ottenendo subito il rimborso. Occorrerà fornire un codice che dovrà essere riportato sia sulla fattura elettronica che sullo scontrino e sul mezzo di pagamento elettronico. Il venditore di servizi comunicherà la spesa effettuata all’anagrafe tributaria segnalando il desiderio del contribuente di accedere al cashback. In alternativa, è possibile non comunicare nulla e lasciare le cose come sono ora accedendo alla tradizionale detrazione tramite 730.

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