Vacanze estive a rischio: molti italiani potrebbero non vedere il mare

Il caro carburante rischia di avere un impatto tremendo anche sulle vacanze estive. Diversi i mezzi che a causa del conflitto potrebbero aumentare di prezzo

Dopo le vacanze pasquali gli italiani potrebbero essere ulteriormente scoraggiati in vista della stagione calda, che si preannuncia piuttosto “onerosa”.

Caro Carburante
Fonte Adobe Stock

L’aumento del costo di benzina, diesel e altri carburanti sta portando sempre più a persone a dover fare delle scelte. Alcuni addirittura hanno rinunciato in anticipo alla possibilità di partire durante le vacanze di Pasqua. 

Se la situazione dovesse continuare a degenerare non è da escludere che anche la prossima estate possano esserci delle ripercussioni sulle giornate di ferie degli italiani. Nel dettaglio ecco quale scenario potrebbe palesarsi.

La “tragica” correlazione tra il caro carburante e le vacanze estive: le prospettive

Il quadro si preannuncia piuttosto grave non solo per gli spostamenti con la propria automobile, che per forza di cose sarebbero più costosi. Anche i prezzi di aerei e traghetti su tutti rischiano l’impennata. Anch’essi infatti hanno bisogno dei carburanti per il loro rifornimento.

Il timore è che possa scatenarsi un effetto domino che possa comportare l’innalzamento dei costi un po’ in tutta la filiera turistica, compresi hotel e strutture balneari. Gli armatori hanno chiesto un intervento del Governo finalizzato a regolare la situazione e ad evitare che ci si debba rifugiare per forza negli aumenti dei prezzi. 

Sulla stessa scia il presidente di Assarmatori, Stefano Messina ha lanciato l’allarme riguardo determinate tratte piuttosto comuni durante il periodo estivo, come Genova-Olbia o Napoli-Palermo. L’esborso previsto rispetto al medesimo periodo del 2021 potrebbe essere di gran lunga più sostanzioso (addirittura 50mila euro in più nel primo caso). Al momento però appare l’unica pista percorribile. In alternativa c’è la sospensione dei servizi che naturalmente non può essere contemplata vista l’alto livello della domanda.

Insomma dopo due anni caratterizzati dalla pandemia sembrava essere la volta buona per tornare a viaggiare durante la stagione calda senza troppe restrizioni. La rinascita del turismo sembra ancora una volta destinata ad essere procrastinata. Il caro bollette rischia di lasciare in dote dei costi decisamente roventi, che allo stato attuale non tutti si possono permettere di sostenere.

Da non trascurare anche il problema del trasporto merci e l’approvvigionamento per chi vive sulle isole, che saranno a maggior ragione vittime di una situazione a dir poco clamorosa.

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