Un pieno di carburante può costare molto caro: che truffe!

Un pieno di carburante è un’ingente spesa per il portafoglio a causa dei rincari ma, alle volte, il costo può rivelarsi ancora più caro. Attenzione alle truffe!

Gli automobilisti temono la spia del carburante per gli aumenti dei costi di diesel e benzina ma hanno anche altri motivi per preoccuparsi. Farsi fregare i soldi è più facile di quanto si pensi.

pieno di carburante truffe
Adobe Stock

Diesel, benzina, gpg, gli aumenti dell’ultimo mese stanno gravando pesantemente sulle spalle degli italiani. Il taglio delle accise è servito per far scendere i costi del carburante sotto i 2 euro ma in molti ipotizzano che la misura presa sia una palliativo di breve durata. In molte città, la diminuzione di 30,5 centesimi su gasolio e benzina decisa dal Governo è durata poche ore e i prezzi sono ricominciati subito a salire. Le direttive del Governo, infatti, se da un lato hanno accontentato gli automobilisti, dall’altro hanno infastidito i proprietari delle pompe di rifornimento dato che l’acquisto di tonnellate di prodotto era avvenuto nei giorni precedenti a prezzo pieno. La situazione è ben presto degenerata e alcuni benzinai hanno deciso di optare per vecchi trucchetti per recuperare i soldi persi.

Pieno di carburante, attenzione ai raggiri!

I cittadini devono sapere che gli erogatori possono essere facilmente manipolati e modificati. Il trucco è far credere che il carburante sia erogato mentre una diversa taratura dell’erogatore impedisce che il rifornimento venga effettuato se non dopo il raggiungimento di uno specifico range moneta/litro.

La truffa prevede, dunque, che il distributore faccia scorrere sia il credito che i litri senza erogare carburante finché non si è raggiunto il livello della taratura impostato. Si tratta di trattenute del valore di uno, due euro ad erogazione che a fine giornata faranno registrare un bel guadagno per il proprietario della pompa a discapito dei clienti. Accorgersi della truffa non è semplice quando si tratta di tarature modificate di poco ma molti automobilisti si sono accorti del raggiro e lo hanno segnalato sui social.

Altre truffe da conoscere

Un’altra truffa da conoscere riguarda il pieno di carburante servito. L’operatore non azzera il contatore del distributore per risparmiare in cisterna. Ciò significa, ad esempio, che se un’auto mette venti euro di gasolio e se ne va, non azzerando la colonnina l’erogazione successiva partirà da quei venti euro. L’automobilista che chiede di mettere subito dopo sessanta euro in realtà avrà un rifornimento di carburante di quaranta euro. Un bel guadagno per il benzinaio e una bella fregatura per il cliente.

Il consiglio è di fare attenzione ad ogni piccolo particolare sia con riferimento al distributore sia all’indicatore del carburante della propria auto per poter individuare le truffe.

Impostazioni privacy