Stop al diesel, il rischio è reale! Le previsioni nell’immediato futuro

Il razionamento del diesel è una prospettiva nera ma reale. Il prolungarsi della Guerra in Ucraina rischia di portare l’Europa verso il blocco del gasolio.

Stop ai rifornimenti di gasolio, l’ultima notizia riguardante l’Europa getta gli automobilisti nello sconforto. Potrebbe realmente accadere e, se sì, quando?

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Ogni giorno accendiamo la televisione, la radio o navighiamo sul web in attesa della notizia che la guerra tra Russia e Ucraina sia finita. Purtroppo, ad oggi, nessuna lieta novella ma solamente pessime novità su vari fronti. Oltre alle batoste in bolletta, ai numerosi rincari dei generi alimentari, all’aumento vertiginoso del carburante – che nonostante il taglio alle accise incide notevolmente sul budget delle famiglie – è arrivata una funesta previsione ad impensierire i cittadini. Già ad aprile potrebbe essere necessario razionalizzare il gasolio e si potrebbe arrivare allo stop del rifornimento diesel. 

Diesel, è un arrivederci? Quanto c’è di vero

La guerra in Ucraina e le sanzioni imposte alla Russia potrebbero portare l’Europa verso il blocco dei rifornimenti e il razionamento del diesel. A lanciare l’allerta sono i commercianti e i produttori che intravedono una carenza del sistema e l’alta possibilità che le forniture alle nazioni europee vengano interrotte. Ad incidere sulla pessima prospettiva sono soprattutto le sanzioni utilizzate per convincere Putin ad interrompere il conflitto negoziando la pace. Tali sanzioni hanno causato un mancato approvvigionamento di milioni di barili di petrolio con la conseguente diminuzione di produzione di carburante.

Dal greggio si ottiene il gasolio applicando la procedura dell’installazione frazionata. Se manca il petrolio come si può produrre il diesel? Da qui l’ipotesi di un iniziale tentativo di razionamento per evitare il passaggio successivo, ben peggiore, il blocco totale dei rifornimenti.

Le conseguenze del mancato approvvigionamento

L’importazione del greggio e dei suoi derivati ha già iniziato a diminuire e alcuni tra i più importanti gruppi europei, Eni, Shell, Total, hanno ridotto gli acquisti dalla Russia. Ricordiamo che l’Europa importa metà delle forniture di gasolio dalla Russia e la restante metà dal Medio Oriente. Il mancato approvvigionamento fa diminuire drasticamente le scorte raggiungendo livelli così bassi da destare parecchia preoccupazione.

I raffinatori di petrolio potrebbero, dato le circostanze, tagliare se non interrompere la produzione del diesel mentre si lavora per cercare una soluzione soddisfacente per tutte le parti coinvolte. La previsione più imminente è quella di un razionamento del gasolio già a partire da aprile in diverse nazioni europee.

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