Rifiuti in strada, la legge non perdona: arriva il sistema anti-furbetti

Il Comune di Padova implementa il piano contro l’abbandono di rifiuti sul suolo pubblico. Alle fototrappole si affiancano le maxi-multe.

 

Il rispetto della società attraverso la tutela dell’ambiente. Un concetto che si apprende abbastanza presto, almeno con la capacità di attenzione e apprendimento che può avere un bambino.

Furbetti rifiuti multe
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Chiunque non sia né anziano ma nemmeno giovanissimo avrà affrontato l’argomento già nei primi anni di scuola. Un’educazione necessaria al rispetto dell’altro e del decoro della propria città attraverso il corretto smaltimento dei rifiuti. Tradotto: non buttare nulla per strada. E’ evidente, però, che ciò che si apprende con buona lena da piccoli, altrettanto facilmente si dimentica da adulti. Almeno in alcuni casi. Il forcing sulla raccolta differenziata, con l’adeguamento della raccolta tramite la predisposizione di appositi bidoni e giorni/orari preimpostati per il prelievo da parte degli addetti, ha portato qualche contesto virtuoso. Soprattutto nelle realtà condominiali. Anche se la pratica della differenziazione dei rifiuti appare in ritardo in parecchie circostanze.

Niente che possa comunque giustificare l’abbandono in strada dei rifiuti, venendo meno a quelle regole (scritte e non scritte) che impongono al cittadino il rispetto del decoro urbano. E, nondimeno, del quartiere in cui si vive. La mancata osservanza di tali comportamenti avviene un po’ ovunque, dalle grandi città a quelle più piccole, con una casistica più elevata nelle prime. E non solo nelle aree periferiche, come si potrebbe pensare. A volte è la sinergia con le aziende addette alla raccolta a non funzionare. Spesso, infatti, l’impossibilità di garantire uno smaltimento rapido porta a condizioni di accumulo nei pressi dei cassonetti. Così come dei bidoni della differenziata condominiale. Altre volte, invece, a farla da padrone è la noncuranza delle regole.

Rifiuti in strada, ecco le fototrappole: tempi duri per i furbetti

Tanto per ribadire come la piaga dei rifiuti in strada riguardi città anche molto diverse tra loro, emblematico è il caso di Padova. Dove, negli ultimi mesi, l’aumento spropositato della spazzatura abbandonata ha costretto il Comune a correre ai ripari, predisponendo un piano sia di controllo che di sanzione per chi si macchia di gesti di inciviltà. Lo scorso anno, ad esempio, la Polizia locale aveva disposto un sistema anti-furbetti basato su fototrappole piazzate all’interno di auto-civetta di sorveglianza. Un metodo che ha consentito ai vigili di certificare oltre 13 mila casi di deliberato abbandono di rifiuti. Le fototrappole, in sostanza, hanno funzionato per rendere nota l’evidenza (e la diffusione) del fenomeno, richiedendo di fatto una stretta necessaria all’amministrazione contro i furbetti della spazzatura.

Per questo, come riferito dalla stampa locale, il sindaco Giordani ha firmato un’ordinanza che inasprisce le sanzioni per chi abbandona la spazzatura sul suolo pubblico. Un provvedimento che, per coloro che saranno colti in flagrante o segnalati alle autorità, si tradurrà in una mazzata, con multe da 125 a 500 euro. Sanzioni inquadrate nel più ampio piano anti-abbandoni approvato poche settimane fa e che vedrà il coinvolgimento diretto di altri comuni del Padovano. Fra le misure previste, anche l’acquisto di nuovi dispositivi di rilevamento da fornire in dotazione agli agenti della Polizia locale. Niente di più che un deterrente ai comportamenti incivili e un invito alla cittadinanza a riconsiderare a fondo quelle norme alle quali, come si diceva, ognuno di noi è stato educato. Del resto, il rispetto delle regole conviene a tutti.

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