Pensioni come in Portogallo: in quali regioni d’Italia è possibile

Arriva la legge che riduce le imposte sulle pensioni come in Portogallo. Ecco in quali regioni d’Italia è possibile usufruire di questo beneficio

Quali sono gli aspetti positivi e quali invece sono negativi rispetto alla riduzione al 7% delle imposte sull’importo pensionistico.

Pensioni come in Portogallo
Fonte Adobe Stock

Buone notizie per i pensionati del Bel Paese che ben presto potrebbero pagare meno tasse sul proprio assegno mensile. Una sorta di apertura al modello portoghese. Anzi anche meglio visto che nel paese lusitano l’aliquota è al 10% mentre in Italia potrebbe arrivare addirittura al 7%. 

Tutto ciò potrebbe accadere solo in 4 regioni dello stivale che hanno deciso di concedere questa possibilità. Si attente che la Camera converta in legge il decreto Sostegni ter dopo l’approvazione del Senato.

Pensioni come in Portogallo: le regioni italiane con la tassazione al 7%

Nel dettaglio si tratta di un taglio dell’aliquota Irpef fino al 7% per i pensionati residenti nelle aree colpite dal terremoto nel 2016. Quindi in virtù di ciò le regioni interessate sono Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. 

L’agevolazione fiscale è prevista non solo per i residenti italiani, bensì anche per i pensionati che provengono dall’estero i quali trasferiscono la loro residenza nei Comuni terremotati. Il vantaggio consiste nella possibilità di accorpare tutti i redditi esteri non solo quelli derivanti da pensione ad un’imposta sostitutiva fissa pari al 7%. 

Piuttosto evidente l’emulazione della tassazione applicata in Portogallo che negli ultimi anni grazie a questo metodo ha attirato numerosi pensionati italiani ed europei. L’obiettivo è quello di ripopolare le aree falcidiate dal sisma quasi 6 anni fa. Per scongiurare in parte le cosiddette furbate, bisognerà anche vivere in uno di questi posti (almeno il tempo necessario per consentire il recupero della fiscalità) e non solo fissare la residenza.

Visto però che vige il regime di libera circolazione potrebbe accadere che il pensionato che acquisisce la residenza a L’Aquila possa trasferirsi altrove all’interno del territorio italiano senza vedere intaccata la propria pensione. 

Il beneficio è rivolto in maniera particolare a chi percepisce un assegno medio alto, ovvero da 15mila euro in su. Sotto tale soglia l’incidenza del Fisco è tale da non produrre effetti positivi con il trasferimento.

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