Il Bancomat mangia la carta: cosa bisogna fare? Meglio non sbagliare

Seppur sia raro, è possibile che il bancomat possa mangiarsi la carta quando si effettua un’operazione. Come correre ai ripari ed evitare spiacevoli conseguenze

C’è un caso particolare in cui è bene allarmarsi e cercare di rimediare per tutelare il proprio strumento di pagamento. Ecco quando avviene ciò e perché.

Bancomat
Fonte Adobe Stock

Il bancomat è uno strumento diventato ormai parte integrante della vita delle persone. Lo si utilizza per una vasta tipologia di operazioni, per questo non è da escludere l’insorgere di eventuali problemi.

Ad esempio quando lo si utilizza presso gli sportelli ATM può capitare che la carta resti bloccata all’interno, sia per negligenze proprie, sia per malfunzionamento o errori dell’apparecchio. Ecco in che modo ovviare a queste spiacevoli disavventure.

Bancomat: cosa fare quando la carta resta bloccata nello sportello

In primis è bene distinguere tra i frangenti in cui non si ritira la carta dopo aver effettuato le operazioni e quando invece l’inconveniente avviene in seguito ad un’eventuale manomissione dello sportello. 

Nella prima circostanza c’è poco da temere e sostanzialmente l’azione da compiere è una sola: contattare l’istituto di credito e comunicare l’accaduto. Nel secondo caso, non trattandosi di un episodio dovuto alla banca, è bene procedere con il blocco immediato della carta, così da renderla inutilizzabile da parte di un eventuale malintenzionato pronto a recuperarla. 

Contestualmente bisogna avvisare tempestivamente la banca proprietaria dello sportello ATM, in modo da segnalare l’anomalia. Quindi, il tutto è frutto di un bug, naturalmente non visibile agli occhi di chi si effettua l’operazione, pensando di prelevare o versare nel giro di pochi secondi.

Purtroppo però questi imprevisti sono da mettere in preventivo, ragion per cui è fondamentale conoscere il ventaglio di soluzioni a disposizione per poter ovviare. Infatti può sempre capitare di aver bisogno di contanti e di fermarsi al primo sportello utile. C’è anche chi attraverso questi invia assegni e bonifici preferendo il punto fisico alla comodità delle applicazioni di riferimento.

Ad ogni modo stanno sempre più diminuendo. La volontà precisa ormai ampiamente diffusa a livello di globale, è quella di disincentivare l’utilizzo dei contanti e di favorire le transazioni con strumenti elettronici. 

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