Perché iscriversi a un sindacato? Ha qualche potere o è solo una spesa?

Iscriversi al sindacato può serrvire per avvalersi di una rete di servizi fiscali e previdenziali. Ecco come fare e i costi.

Iscriversi al sindacato è una scelta che ogni anno viene compiuta da moltissime persone. D’altronde, i vantaggi non mancano, e riguardano vari aspetti del quotidiano del lavoratore. Ma quanto costa farlo?

Sindacato

Sull’effettiva utilità dell’iscrizione ai sindacati si registrano – praticamente da sempre – opinioni discordanti. Da una parte ci sono coloro che rilevano che l’iscrizione ha una sua valenza e consente di usufruire di una rete di vantaggi che, senza essere iscritti, non potrebbe entrare in gioco. Pensiamo ad esempio, agli sconti per la presentazione della dichiarazione dei redditi e alle varie agevolazioni nell’ambito delle pratiche amministrative. Tutto ciò ad un costo di iscrizione ritenuto del tutto abbordabile.

Dall’altra, ci sono invece coloro che sostengono la linea opposta, cioè che l’iscrizione al sindacato sia di fatto una perdita di tempo e che non comporti nessun vantaggio pratico davvero consistente per l’iscritto. Anzi per questi ultimi l’iscrizione rappresenta soltanto il dover sopportare una ulteriore trattenuta in busta paga, insieme alle altre che già gravano su di essa.

Come spesso accade, la verità sta nel mezzo, e ambo le opinioni sono dunque vere a metà. Infatti certo è che l’assistenza del sindacato non può mai essere davvero onnicomprensiva, a fronte di costi ridotti o ridottissimi del servizio. Tuttavia può certamente essere di aiuto in diverse circostanze pratiche, di rilievo per contribuente-lavoratore. In linea generale, ricordiamo altresì che alcuni dei servizi per gli iscritti sono di fatto gratis, mentre per altri sono attive convenzioni di vario tipo che consentono di usufruire di una serie di sconti e agevolazioni.

Di seguito intendiamo fare il punto sull’iscrizione al sindacato, chiarendo come funziona, cosa comporta a favore dell’iscritto e, soprattutto, evidenziando il fattore costi: quanto costa iscriversi al sindacato? Vediamolo più avanti.

Iscriversi al sindacato: il ruolo e le sue attività

Prima di vedere da vicino anche gli aspetti ‘economici’ legati all’iscrizione al sindacato, facciamo chiarezza su quelle che sono le funzioni del sindacato, ossia sul perché può rivelarsi utile nella vita quotidiana del lavoratore.

Ebbene, il sindacato ha il fondamentale ruolo di rappresentare i lavoratori e farsi portavoce dei loro diritti, sanciti in Costituzione, nelle norme di legge in materia di lavoro e nei CCNL di categoria.

In altre parole, il sindacato costituisce un’organizzazione che ha la finalità di tutelare i diritti dei lavoratori da ogni possibile forma di pregiudizio. Non a caso, una delle più rilevanti modalità con cui rappresenta i lavoratori è data dalla sottoscrizione di accordi vincolanti, per ciò che attiene l’introduzione e l’applicazione di regole che disciplinano il rapporto di lavoro di un determinato settore. Ci riferiamo, ovviamente, ai contratti collettivi.

Altra importante funzione del sindacato è quello di organizzare anche manifestazioni e scioperi a livello nazionale e locale, al fine di meglio promuovere il rispetto dei diritti dei lavoratori. Non solo: il sindacato espone altresì le richieste dei lavoratori al Governo e alle altre istituzioni.

Grazie alla presenza dei rappresentanti sindacali, l’organizzazione in oggetto partecipa alla vita dell’azienda e alle relazioni industriali, per contribuire a garantire che i diritti dei lavoratori non siano in alcun modo lesi. Ha un ruolo anche nelle procedure di licenziamento collettivo o nei casi di riduzione dell’orario di lavoro. Altra funzione degna di nota è quella legata all’effettuazione di vertenze di ogni tipo.

Alla luce di quanto appena considerato, è chiaro che occuparci dell’iscrizione al sindacato e dei costi in gioco, appare certamente opportuno. D’altronde, la pluralità di attività dei sindacati è a tutto beneficio dei lavoratori, specialmente se iscritti e dunque tesserati.

La rete di servizi offerti ai lavoratori dal sindacato

Oltre alla funzione di rappresentanza e di tutela dei diritti dei lavoratori, un sindacato offre anche una serie di servizi ad hoc per il singolo lavoratore.

Si tratta di forme di sostegno, assistenza e consulenza nei seguenti settori:

  • Previdenziale;
  • Formativo;
  • Fiscale;
  • Amministrativo;
  • Vertenze di lavoro.

Pensiamo ad es. al delicato argomento delle controversie di lavoro. Il sindacato offre al lavoratore una serie di servizi di rilievo come i seguenti:

  • Controllo delle buste paga;
  • Controllo di tutti i documenti che riguardano il rapporto di lavoro;
  • Funzioni di assistenza dell’interessato nell’impugnazione del licenziamento e degli altri provvedimenti disciplinari;
  • Tutela nei confronti degli enti previdenziali e assicurativi.

Ma come accennato in precedenza, l’eterogeneità delle funzioni del sindacato – a tutto vantaggio del lavoratore – si manifesta altresì nella possibilità di organizzare, o offrire in convenzione, attività formative e ricreative. Pensiamo  ad esempio ai corsi che i sindacati più noti organizzano in materia di orientamento professionale. Ma dette organizzazioni possono anche far conseguire sconti e agevolazioni per l’accesso a spettacoli ed eventi di vario tipo.

Con riferimento ai costi – altro argomento di primaria importanza se si parla di come iscriversi al sindacato – occorre altresì specificare che non tutti i citati servizi sono di fatto a costo zero. Sono gratuiti alcuni servizi “di base”, altri invece sono presentati agli iscritti con prezzi più bassi rispetto ai costi normali.

Quanto costa iscriversi? Le trattenute sindacali

La domanda è del tutto legittima e vi daremo ora risposta. A quanto ammonta la cifra da versare per iscriversi al sindacato? Ebbene, il costo annuo d’iscrizione al sindacato non è identico per tutti, ma varia in rapporto all’organizzazione a cui si è iscritti.

Nella prassi abbiamo che di solito si aggira attorno all’1% dello stipendio lordo ed è pagato con trattenute mensili in busta paga. Queste ultime altro non sono che dei soldi detratti dalla busta paga e versati, in questo caso, dall’azienda al sindacato cui si aderisce. Si tratta all’incirca di 10-15 euro al mese di trattenuta.

In altre parole, le trattenute sindacali sono una quota di retribuzione che il datore di lavoro gira al sindacato al quale è iscritto il dipendente, su delega di quest’ultimo.

Tecnicamente parlando, colui che sceglie di iscriversi a un sindacato e di far trattenere dal proprio stipendio le quote di iscrizione, dà luogo ad un’operazione che rientra nel campo della cd. cessione di credito, di cui si trova traccia all’articolo 1260 Codice Civile.

Detta disposizione, infatti, comporta che il creditore può trasferire il suo credito a titolo oneroso o gratuito, anche senza aversi il consenso del debitore. Le sole condizioni sono che il credito non abbia carattere strettamente personale e che il trasferimento non sia vietato dalle norme di legge.

La diretta conseguenza del collegamento delle trattenute dallo stipendio per le quote di iscrizione al sindacato alla cessione di credito ex art. 1260 c.c. è, in buona sostanza, che il versamento della quota è dovuto se e in quanto il lavoratore aderisce al sindacato.

Da notare altresì che l’adesione del lavoratore a un sindacato, una volta compiuta, si rinnova in via automatica anno dopo anno. Analoghe considerazioni valgono per le trattenute per il versamento delle quote in oggetto.

Come iscriversi al sindacato e come sceglierlo

Chiariamo che le modalità di iscrizione sono diverse in base all’organizzazione prescelta dal lavoratore. Nella generalità dei casi, basta compilare dei moduli online all’interno del sito web ufficiale del sindacato, e recarsi in un secondo momento nella sede territoriale per ultimare l’iscrizione.

Altrimenti è possibile rivolgersi al rappresentante sindacale nella propria azienda o andare di persona presso la sede territoriale del sindacato.

Da ribadire che l’adesione, una volta compiuta, non ha bisogno di essere confermata in via periodica, ma si rinnova automaticamente, di anno in anno.

L’iscrizione al sindacato è assolutamente volontaria e libera e il dipendente che intende avvalersi della rete di servizi e agevolazioni previste dall’organizzazione, può decidere di iscriversi a quello che preferisce.

Ricordiamo che i tre sindacati maggiormente rappresentativi sono Cgil, Cisl e Uil. Essi sono a loro volta sono organizzati in federazioni di categoria, come la ad es. la ben nota Cisl Scuola, ossia la struttura che tutela i lavoratori degli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Il caso pratico: l’iscrizione alla CGIL

Vediamo ora come funziona l’iscrizione alla CGIL, alla luce di quanto riportato nel sito web ufficiale dell’organizzazione. Si tratta del più grande sindacato italiano con oltre 5 milioni di iscritti. “Contratti nazionali, orari di lavoro, ferie e permessi, salute e sicurezza, maternità e paternità, pensioni, welfare, legalità e giustizia sociale, non sono un privilegio e non ci sono state regalate.
Ma i nostri diritti non sono acquisiti per sempre e vanno difesi e altri sono ancora da conquistare. Entra in CGIL. Solo dentro questa grande organizzazione puoi proteggerti, aiutare le tue compagne e i tuoi compagni di lavoro, progettare il futuro”, con queste parole il sindacato invita i lavoratori all’adesione.

Per quanto attiene alle modalità specifiche di iscrizione alla CGIL, ricordiamo che basta rivolgersi sul luogo di lavoro ai rappresentanti sindacali CGIL, chiedendo di sottoscrivere la cd. la delega d’adesione. In alternativa, il lavoratore interessato può recarsi in una Camera del Lavoro, Patronato INCA, nei centri di assistenza fiscale, Uffici Vertenze o presso le Leghe del Sindacato Pensionati Italiani. Si tratta di centinaia di sedi, cui fare riferimento per l’iscrizione.

Sul piano dei costi, il sindacato CGIL – all’interno del proprio sito web – specifica quanto segue: “la tessera della CGIL si paga con trattenuta sindacale in busta paga calcolata con diversi fattori. In linea di massima è meno dell’1% della tua busta paga. Non aspettare che le cose vadano male per iscriverti alla CGIL. La presenza e la forza del sindacato sul posto di lavoro, anche nelle piccole e piccolissime realtà può prevenire i problemi e aiutarti in ogni situazione o controversia”, parole tutto sommato chiare che espongono in sintesi il meccanismo dei costi di iscrizione presso il sindacato CGIL.

La revoca delle trattenute per l’iscrizione al sindacato

È anch’esso un diritto. Perciò appare opportuno parlarne in conclusione dell’articolo. Sia l’adesione all’organizzazione prescelta, che le trattenute delle quote dallo stipendio possono sempre essere revocate dal lavoratore.

Se ci si chiede in che modo, la risposta è molto semplice. La revoca si concretizza via raccomandata con una comunicazione ad hoc, in duplice copia, al datore di lavoro e al sindacato. La revoca ha effetto immediato.

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