Divorzi vip, pioggia di milioni: le cifre più folli di sempre

La separazione di una coppia miliardaria fa più rumore del suo matrimonio. E i divorzi diventano fiumi di denaro. In piena.

 

In principio fu la separazione fra il principe Carlo e Lady Diana a convogliare l’attenzione dei media sulle diatribe familiari dei vip. In questo caso addirittura dei reali, intaccando non poco il rigido protocollo in merito di Buckingham Palace.

Divorzi vip
Foto © AdobeStock

Era un’epoca particolare, in pieni anni Novanta, emblema del passaggio dal vecchio al nuovo Millennio. La tv aveva ancora parecchio da dire, in un momento storico in cui internet non era ancora diventato di massa. E anche le riviste avevano il loro seguito. La copertura mediatica che assunse il divorzio dei principi aveva pochi precedenti, anche per il contesto in cui avvenne. Quella certa consensualità, la consapevolezza di un legame mai sbocciato davvero e l’ombra di Camilla Parker Bowles, che diventerà poi la seconda moglie dell’erede al trono. Chissà cosa sarebbe accaduto se fosse avvenuto nell’epoca d’oro di internet e della capillarità della rete.

Basti pensare a quanto accaduto con l’addio all’Inghilterra dei duchi di Sussex, Harry e Meghan, e alle diatribe generate dal loro affrancamento dagli impegni reali. Fatto sta che quando ci sono di mezzo personaggi pubblici, l’interesse c’è anche se non tutti sono disposti ad ammetterlo. Anche una piccola battuta (o un piccolo post) contribuisce a fare volume. A fare dell’argomento un trend-topic, per dirla col linguaggio moderno. Le coppie vip sono sempre appetibili a livello social (per non scomodare le riviste di gossip), specialmente quando divorziano. Anche perché, visto che si parla di patrimoni fuori della portata dei comuni mortali, i costi non sono irrisori. E capire il come verrà divisa la loro ricchezza è uno di quei trend-topic.

Divorzi vip: quali sono i più costosi di sempre

Non è solo questione di fan. Specie quando di mezzo ci sono personaggi non tanto legati al mondo dello spettacolo, quanto dell’imprenditoria. Per quanto la separazione fra Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi abbia interessato i tabloid di gossip e i social, l’addio fra un magnate come Bill Gates e la moglie Melinda ha smosso decisamente mari e monti. Considerando che il co-fondatore di Microsoft è stato per anni al vertice dei paperoni mondiali, con un patrimonio stimato di 133 miliardi di dollari, il primato dei divorzi più costosi di sempre potrebbe spettare tranquillamente a lui. Con un contratto pre-matrimoniale firmato e 27 anni di unione, la separazione è avvenuta con accordo sulla divisione delle proprietà. Non si conoscono i termini ma, per farsi un’idea, basta considerare le risorse dei Gates: 60 milioni di dollari solo per la casa di famiglia a Medina. Oltre alle 100 milioni di azioni di Microsoft.

I Bezos

Non è andata meglio a Jeff Bezos, fondatore e patron di Amazon, e MacKenzie Scott. Dopo 25 anni di matrimonio, i due hanno annunciato il divorzio nel 2019, dando seguito a un addio che ha reso la Scott la terza donna più ricca del mondo. “Titolo” derivato dal 4% di Amazon rimasto nelle sue mani, ovvero un pacchetto da 36 miliardi di dollari. Per Bezos, invece, sono rimaste intaccate le azioni del Washington Post (acquistate nel 2013) e quelle della compagnia spaziale Blue Origin.

I Musk

A proposito di spazio, nemmeno Elon Musk è sfuggito al vortice dei divorzi vip. Il fondatore di Tesla e Space X, dopo 8 anni di matrimonio si è separato dalla consorte Justine, riservandosi il pagamento degli alimenti. Lo stesso Musk dichiarerà che, solamente per le fatture legali mensili, la spesa media era stata di 170 mila dollari. Doppio, invece, il divorzio da Talulah Riley. La quale, secondo siti specializzati, avrebbe ottenuto non meno di 4 milioni di dollari.

Il caso Berlusconi

Per guardare in casa nostra, parecchio scalpore fece l’addio fra Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Probabilmente il più discusso sul territorio dello Stivale. Inizialmente, una sentenza stabilì che all’ex premier sarebbe toccato sborsare un assegno mensile da 1,4 milioni di euro, prima che la Cassazione bloccasse tutto nel 2017, imponendo la restituzione del denaro già percepito dalla Lario. L’accordo verrà raggiunto solo nel 2020, con la rinuncia da parte di Berlusconi ai 46 milioni dovuti. La chiusero lì. Trend-topic archiviato.

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