Contributi a fondo perduto: a che punto sono domande e pagamenti

Che fine hanno fatto i contributi a fondo perduto del decreto Sostegni ter? Analizziamo nello specifico la situazione dei pagamenti dei benefici

Nonostante il provvedimento sia stato Istituito in Gazzetta Ufficiale lo scorso 27 gennaio, mancano ancora le istruzioni per poter presentare la domanda

Contributi a fondo perduto
Fonte Adobe Stock

La fase dei bonus e dei sussidi sta pian piano andando scemando. Il 27 gennaio 2022 però sono stati istituiti dei contributi a fondo perduto previsti nel decreto Sostegni ter. Nonostante la disposizione sia stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, mancano ancora le istruzioni inerenti la presentazione della domanda.

Ciò comporta uno slittamento dei pagamenti, che ad oggi sono ancora più lontani. Il provvedimento è rivolto a tutte le attività economiche colpite sia dalle chiusure che dalle misure restrittive, come ad esempio i limiti alla capienza.

Contributi a fondo perduto 2022: a che punto è l’iter di domande e pagamenti

Gli aiuti sono destinati ad una serie di beneficiari che appartengono a diverse categorie. Tra i requisiti che danno l’accesso a questo genere di ristori ci sono il calo del fatturato e la classificazione secondo specifici codici ATECO.

Tra coloro che possono accedere ai contributi a fondo perduto 2022 ci sono le attività chiuse per disposizione di legge per almeno 100 giorni dal 1 gennaio 2021 al 25 luglio 2021, i commercianti al dettaglio in base al codice ATECO, i ristoranti e i bar, i parchi tematici, piscine, operatori turistici, gestori di discoteche e lavoratori del settore sportivo e dello spettacolo.

Il problema però è che tutto rimane ancora nell’ambito della teoria. In pratica non sono ancora state pubblicate le istruzioni per presentare la domanda. Mancano le indicazioni e il modello con cui fare la richiesta all’Agenzia delle Entrate o al Ministero dello Sviluppo Economico. 

Quindi allo stato attuale non è possibile ipotizzare quando arriveranno i pagamenti. Dal momento in cui sarà possibile avanzare la richiesta, bisognerà dare almeno due settimane di tempo a tutti per poterla redigere. Una volta chiusa questa fase ed espletata l’istruttoria di controllo, si potrà “azzardare” una data di erogazione del fondo. 

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