Naspi, attenzione, c’è chi non riceverà il pagamento di marzo: cosa sta succedendo

Attenzione, c’è chi non riceverà il pagamento della Naspi nel corso del mese di marzo. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

Brutte notizie in arrivo per molti percettori Naspi che non si vedranno erogare il pagamento di marzo. Ma per quale motivo?

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Foto © AdobeStock

Sempre più famiglie riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire a sostenere le varie spese quotidiane. A partire dall’impatto del Covid fino ad arrivare al preoccupate aumento dei prezzi, in effetti, sono diversi purtroppo i fattori che hanno un impatto negativo sulle finanze personali e che vanno a ridurre il potere di acquisto.

A rivestire un ruolo particolarmente importante in tale ambito, pertanto, sono i sostegni economici erogati dall’Inps. Ebbene, proprio in questo contesto giungono brutte notizie per molti percettori Naspi che non si vedranno erogare il pagamento di marzo. Ma per quale motivo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Naspi, attenzione, c’è chi non riceverà il pagamento di marzo: tutto quello che c’è da sapere

La Naspi, ricordiamo, si presenta come una misura a sostegno dei lavoratori che hanno perso il lavoro e che consente ai soggetti interessati di poter beneficiare di un sussidio mensile fino a un massimo di due anni. A tal proposito abbiamo già avuto modo di vedere come in determinati casi sia possibile richiedere e ottenere l’anticipo in un’unica soluzione.

Allo stesso tempo si invita a prestare attenzione anche all’aspetto burocratico, in quanto in alcuni casi si rischia purtroppo di perdere il diritto all’erogazione di determinate prestazioni economiche da parte dell’istituto di previdenza sociale.

In particolare ricordiamo che molti non hanno ricevuto i pagamenti della Naspi nel corso del mese di febbraio in quanto non hanno provveduto a comunicare all’Inps il reddito presunto del 2022 entro la fine del mese di gennaio.

La comunicazione del reddito presunto 2022, ricordiamo, deve essere fatta anche se pari a zero da tutti coloro che nel corso del 2021 hanno ottenuto un reddito da lavoro autonomo o subordinato. Se tutto questo non bastasse, in molti rischiano di non vedersi erogare la Naspi a marzo in quanto il modulo inviato potrebbe risultare incompleto.

Oltre ad inviare il modello Naspi Com indicando il reddito presunto, infatti, bisogna specificarne anche la natura. Ovvero indicare se il reddito presunto possa essere il frutto di lavoro subordinato o autonomo. Una volta inviato nuovamente il modello Naspi Com con i dati mancanti, quindi, l’Inps procederà con i relativi pagamenti che potranno essere erogati nel corso del mese di aprile.

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