Sciopero generale, Roma si ferma: come prepararsi al martedì nero

Le sigle sindacali aderiscono alla mobilitazione di Non una di meno per la Giornata della Donna. Lo sciopero ferma tutto l’8 marzo.

 

Cub, Cobas, Si Cobas, Slai Cobas, Sgb, Usb e Us rispondono all’appello del movimento Non una di meno e, per l’8 marzo, annunciano la mobilitazione generale dei lavoratori.

Sciopero Roma mezzi
Foto © AdobeStock

Per la Giornata della Donna, Roma andrà incontro a un martedì nero. Trasporti pubblici, asili nido e scuole dell’infanzia, uffici pubblici: i lavoratori incroceranno le braccia per l’intera giornata, sia nel settore pubblico che nel privato. Una decisione presa in solidarietà con la causa del collettivo femminista, volta alla sensibilizzazione sul tema della violenza sulla donna e della società patriarcale. In particolare, le dimostranti mireranno a richiedere un’attenzione maggiore ai centri antiviolenza, soprattutto in termini di fondi. Una mobilitazione che non è un unicum ma, ormai, una sorta di costante per la giornata dell’8 marzo.

Nel 2017, infatti, era stato indetto il primo sciopero generale coincidente alla Giornata della Donna. L’intento era quello di trasformare la mera ricorrenza in un’occasione di sensibilizzazione di piazza. Come ricordato dal sindacato Usb, lo sciopero di quell’anno “uscì dalla retorica di una ricorrenza rituale per illuminare tutti i nessi che ruotano intorno alla vita delle donne”. Un passo verso il cambiamento che, per il prossimo martedì, il collettivo Non una di meno tornerà a invocare attraverso dimostrazioni e flash mob. Uno dei quali è già andato in scena a Milano, in Piazza Duomo, dove sono stati simbolicamente bucati dei palloncini all’intonazione dello slogan: “Ve lo buchiamo questo patriarcato”.

Sciopero a Roma, dai mezzi agli asili: cosa c’è da sapere

Lo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali renderà naturalmente difficile la vita ai cittadini, se non altro sul piano pratico. Dai mezzi di trasporto pubblico agli asili, tutto sarà a rischio per le intere 24 ore. Bus, filobus, tram, ferrovie e metropolitane della Capitale non garantiranno il servizio, nemmeno sulle tratte Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo. Mobilitazione confermata anche per i lavoratori delle linee bus periferiche della Roma Tpl. Resta una fascia di garanzia, compresa fra le 17 e le 20. Per il resto, dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 in poi, i mezzi pubblici potrebbero andare incontro sia a lunghi ritardi che a delle cancellazioni. Le corse iniziate prima dello sciopero saranno comunque portate a termine.

Per quanto riguarda il trasporto notturno, il personale potrà aderire allo sciopero fra il 7 e l’8 marzo, mentre tra l’8 e il 9 dovrà garantire il servizio. Allo stesso modo, il personale Atac dovrà restare in servizio perlomeno fino a mezz’ora prima dell’inizio della mobilitazione, oltre che all’inizio e per tutta la durata della fascia di garanzia. Per quanto riguarda le scuole, a rischiare è l’intero comparto. Oltre agli asili nido e alle scuole dell’infanzia, anche i servizi educativi, scolastici e ausiliari potrebbero aderire allo sciopero. Nel frattempo, il collettivo femminista si prepara alla manifestazione, prevista sotto la sede del Ministero del Lavoro, con raduno alle 10 a Piazza Barberini. L’obiettivo: far sentire la propria voce contro il lavoro povero.

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