Pensione: hai spedito il modulo entro il 28 febbraio? Forse è già bloccata

Se non avete ancora inviato questo modulo all’INPS vi conviene farlo presto, altrimenti potreste perdere la pensione.

Ora è proprio il caso di dire: “Ci si mette pure l’INPS”. Non basta il cambiamento in arrivo che fa tremare le pensioni, adesso c’è anche il rischio di un blocco molto duraturo. Da dire però che qui l’INPS non ha tutti i torti, piuttosto c’è bisogno di non distrarsi.

INPS (Web)
INPS (Web)

Il fatto è che la burocrazia vuole sempre l’invio di documenti inerenti la propria posizione sociale per ricevere i diversi sussidi, tra cui anche la pensione. Un mancato invio delle carte necessarie, equivale ovviamente ad un’impossibilità di ricevere poi il trattamento. E qui l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è stato chiaro. Niente moduli, niente pensioni.

Senza questo modulo vi bloccano la pensione

Dopo aver letto come andare prima in pensione, potrebbe interessarvi come non farvela bloccare dall’INPS. Infatti, per alcune distrazioni è persino prevista l’interruzione del pagamento. Si parla persino di assenza di liquidità da 2 a 6 mesi, per chi non rispetta gli obblighi e le scadenze prefissate.

Soprattutto, per chi non dovesse aggiornare i suoi dati, il rischio è ricevere soltanto l’importo minimo, perdendo quote che potrebbero invece essere di grande aiuto. E soprattutto attenzione a questo febbraio. Infatti, chi non ha rispettato le consegne entro il 28 febbraio 2022, rischia di vedersi bloccare la pensione per ben due mesi. Infatti, quella era la data entro e non oltre la quale bisognava adempiere all’aggiornamento della propria condizione reddituale. Vediamo di che modulo si tratta.

A vivere questo rischio sono coloro che devono inviare il modello RED. Chi invece oltre al trattamento pensionistico non riceve altre agevolazioni, ha soltanto da fornire una comunicazione dei redditi dell’anno precedente. Chi invece dovesse mancare di compilazione ed invido del RED entro fine febbraio, spiega l’INPS, avrà una lettera di sollecito. Qualora questa dovesse poi ulteriormente venire ignorata, allora scatterebbe il fermo dei pagamenti per alcuni mesi. Se poi si continuasse a non rispondere anche ai solleciti relativi al modello RED del 2020, arriverebbe la sospensione finale dell’erogazione delle pensioni.

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