Pagamento IMU: come risolvere il problema delle vecchia annualità

Il pagamento dell’IMU in relazione alle vecchie annualità da corrispondere non è ancora ben definito. In attesa della pronuncia della Cassazione cerchiamo di capire come si potrà procedere.

I coniugi residenti in Comuni diversi come devono corrispondere le vecchie annualità IMU? La risposta arriverà a metà marzo, per ora è possibile ipotizzare la soluzione.

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Esonero sì, esonero no. La questione del pagamento dell’IMU per i coniugi residenti in diversi Comuni non si è ancora risolta del tutto. La Cassazione non ha accettato quanto comunicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in una circolare. Il riferimento è all’esonero per entrambe le abitazioni, dispensa che secondo la Cassazione non spetta a nessuno dei due coniugi. Di conseguenza, si è arrivati ad una soluzione di mezzo che stabilisce la validità dell’esonero unicamente per una delle due abitazioni a scelta dai proprietari. Dove si complica, allora, la questione?

Pagamento IMU, il problema delle vecchie annualità

Una delle due abitazioni in possesso dei coniugi è esonerata dall’IMU, questa la decisione a cui è giunta la Legislazione. Ora, però, rimane da chiarire la questione con riferimento alle annualità pregresse dato che l’efficacia retroattiva non è stata ufficializzata. Si è in attesa della pronuncia della Cassazione che arriverà dopo l’udienza del 23 marzo 2022.

Nel frattempo urge risolvere la problematica relativa al recupero del pagamento IMU del 2016 facendo riferimento al Decreto Legge 18 del 2020 e alla proroga degli 85 giorni. La domanda è se applicare la direttiva secondo la quale entrambe le abitazioni sono esonerate o quella secondo cui un solo immobile è esonerato. Appoggiandoci alle passate sentenze della Cassazione sembrerebbe applicabile la seconda interpretazione. In particolare, la casa esonerata sarebbe quella principale.

Ex coniugi, come agire?

Più chiara è la questione del pagamento IMU con riferimento ad ex coniugi, separati ma non ancora legalmente. La Legge stabilisce senza dubbio l’esenzione solamente per l’immobile principale. E’ quanto sottolineato dall’Ordinanza della Cassazione numero 893 dello scorso 13 gennaio 2022. Questo perché in seguito alla separazione andrà a cadere la differenza tra abitazione principale e secondaria così come accadrà lo stesso per la definizione di nucleo familiare. “Qualora due coniugi non separati legalmente abbiano la propria abitazione in due differenti immobili, il nucleo familiare resta unico e, quindi, il contribuente non può avere diritto all’esenzione se l’immobile costituisce anche la dimora abituale dei suoi familiari” è quanto attestato dalla legislazione.

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