Tasse sui conti correnti, un incubo da non sottovalutare: è possibile evitarle?

Le tasse sui conti correnti sono spese nascoste che molti cittadini non sanno di corrispondere. A quanto ammontano e come evitarle.

I portafogli dei contribuenti sono messi a dura prova tra rincari e spese generali. Le tasse sui conti correnti incidono negativamente sul budget, scopriamo di più.

tasse sui conti correnti
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Siamo martellati dagli aumenti dei costi. Al supermercato, dal benzinaio, nei negozi, per non parlare delle bollette di luce e gas oppure di un altro tipo di costo, quello legato alle vite umane. La pandemia ha causato una crisi generale che ha inciso negativamente sull’economica, sulla salute, sulla politica e l’uscita dal baratro è lenta e faticosa. Se aggiungiamo, poi, le tasse che si è costretti a pagare andiamo ad aumentare le preoccupazioni per il futuro. Quante altre imposte dovremo affrontare? E quali stiamo già affrontando senza rendercene conto?

Le tasse sui conti correnti

La tassa più nota che viene corrisposta sui conti correnti è l’imposta di bollo. E’ un pagamento secco, non progressivo, che incide indifferentemente dall’importo presente sul conto stesso. Il costo dell’imposta di bollo è di 34,20 euro all’anno per le persone fisiche e di 100 euro all’anno per le persone giuridiche.

Aggiungiamo, poi, la ritenuta fiscale, un’imposta progressiva applicata sugli interessi creditori maturati. La percentuale della tassazione sui guadagni ottenuti per lasciare i risparmi sul conto è del 26%. Viene da chiedere quali siano i vantaggi di tenere aperto un conto che sembra privarci di soldi che si sono onestamente guadagnati. Eppure, un modo per evitare il pagamento delle tasse sui conti correnti esiste.

Come evitare il pagamento delle imposte

Secondo la Legge, l’imposta di bollo deve essere applicata su ogni conto corrente bancario e postale. La normativa, però, tiene conto delle difficoltà economiche in cui versano tanti cittadini e stabilisce che la tassa non si deve applicare sui conti con saldo medio annuale inferiore a 5 mila euro. Il riferimento è alla giacenza media che diventa, così, un’ancora di salvezza per non pagare l’imposta di bollo.

Il saldo medio, è bene sapere, si riferisce alla somma di tutti i rapporti derivanti dai conti correnti intestati alla stessa persona fisica e dai libretti con lo stesso titolare. Se un cittadino ha due conti in due banche differenti con 3 mila euro su ogni conto dovrà corrispondere l’imposta di bollo dato che si andranno a sommare i 3 mila euro superando, così, il limite di 5 mila euro.

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